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Per te, mamma
Più passa il tempo e più mi manchi, lo sai, mamma?
Ti sogno quasi tutte le notti, a volte sono sogni stupidi, senza senso, dove ti ricordo com'eri - felice, bella, con i capelli lunghi e con quel sorriso sempre dipinto sulle labbra. Come facevi ad essere sempre così contenta, come se la vita non avesse fatto altro che darti gioie e soddisfazioni?
Non nego che queste ultime non ci siano state, anzi, spero di sì; ma adesso, col senno di poi, mi sembra che siano stati molti di più i dolori.
Perderti così è stata la cosa più atroce che potesse mai capitarmi.
Ti ho detto troppe poche volte che ti volevo bene, che te ne voglio ancora, che te ne vorrò sempre, che avevo e ho, tuttora, bisogno di te, di sentirti e vederti vicina, di abbracciarti. Dio, mammi, quanto ti vorrei stringere a me, adesso, proprio in questo momento. Non riesco a scrivere una sola parola senza piangere e singhiozzare, ma magari se riesco a mettere per iscritto queste... cose, questi sentimenti che non mi abbandonano in nessun momento, forse potrebbe farmi stare meglio.
No, la verità è che niente potrà farmi stare meglio. Forse mi piace solo l'idea che tu, se davvero mi sei ancora accanto in qualche forma incorporea che io non posso vedere né sentire, in qualche modo possa leggerle e venire a conoscenza di quello che non ho mai avuto il coraggio di dirti.
Mi pento immensamente per quelle volte in cui ho alzato la voce, o ti ho dato le spalle, o mi sono comportata come una bambina che non capisce che tutto quello che dicevi e facevi era perché mi volevi bene e non per farmi dispetto o chissà cos'altro. In questo momento mi mancano anche quelle volte in cui mi mettevi in punizione o le volte in cui mi sgridavi, qualsiasi cosa pur di sentirti ancora qui.
All'inizio ho messo la tua fede al dito perché mi sembrava un buon modo per averti vicino, sai, avere qualcosa di tuo sempre appresso; man mano che passa il tempo mi rendo conto invece che accarezzare questo semplice anellino d'oro è un modo come un altro per rammentare che tu sei esistita davvero, visto che ho paura di non riuscire più a ricordarmi com'era abbracciarti e respirare il tuo profumo, un giorno...
Ogni tanto prendo il telefono perché voglio mandarti un messaggio, sapere come stai, per abitudine, ma poi mi ricordo che non ci sei più e rimango per un attimo inebetita, scioccata e incredula che una cosa simile sia capitata proprio a me. Devo essere stata davvero molto cattiva in una vita passata per meritare una simile punizione, o forse qualcuno lassù era invidioso della nostra piccola famiglia felice, con tutti i piccoli acciacchi che potevamo avere ma che non ci impedivano di goderci la presenza gli uni degli altri. Adesso invece ho la sensazione che il nostro bel puzzle sia andato in mille pezzi, e la cosa peggiore è che non si potrà mai rifare, perché abbiamo perso il pezzo più importanti.
Tutti continuano a ripetere all'infinito che dobbiamo essere forti, che la vita è fatta così, fa schifo, che adesso bisogna stringere i denti e andare avanti e che tutto prima o poi tornerà alla normalità... No, non è vero, niente tornerà alla normalità, perché la normalità c'era quando c'eri anche tu, e adesso tutto è innaturale, sfuocato, inutile. Quanto mai potremo essere forti, poi? Siamo solo degli esseri umani, fragili ed egoisti; non siamo dei santi, e io non credo di avere quel tipo di forza che fa superare ogni avversità. Non sono come te, mamma, che invece quella forza l'avevi nelle vene.
Io sono molto egoista e persino un po' insensibile, perché continuo a pensare a quanto avrei preferito che continuassi a vivere, seppur collegata a quelle flebo in un letto d'ospedale - ma viva, con la tua mano calda stretta tra le mie e un sorriso di conforto sempre pronto anche se saremmo dovuti essere noi a confortare te, e non il contrario.
Avrei tanto voluto vederti nonna, vederti prendere in braccio i miei figli o quelli di mia sorella, avrei voluto che ci fossi qualora avessi conosciuto il mio primo fidanzato, avrei voluto che fossi presente in così tante situazioni della mia vita che sarebbe troppo lungo stare qui ad elencartele tutte. Che cosa hai fatto per essere privata della gioia di invecchiare insieme a papà e di veder crescere e maturare le tue figlie e i tuoi nipoti? Non bastava la sofferenza che avevi già dovuto affrontare in passato, anche questa terribile disgrazia doveva colpirti - e colpirci?
A volte, quando rido con le mie amiche, quando scherzo e quando faccio le cose normali di tutti i giorni, mi sento in colpa e il mio sorriso si appanna; come è possibile essere allegri dopo una simile tragedia? Né le risate né i divertimenti hanno più lo stesso sapore, da quando non le posso più condividere con te... È in questi momenti che mi accorgo che la mia unica, vera amica sei sempre e solo stata tu.
E adesso, che è quasi trascorso un anno da quando non ci sei più, mi rendo conto che non mi sono ancora abituata alla tua assenza. È come essere in un limbo indefinito: ho sempre la sensazione che tu possa varcare la soglia di casa da un momento all'altro, salutandoci con un gran sorriso e preoccupandoti della nostra giornata, anche se magari la tua al lavoro è stata pesante e faticosa - ma questo non lo sapremo mai, perché non ce l'hai mai fatto pesare. Mi manchi in ogni cosa, in ogni momento, e la cosa più terribile è che temo, un giorno, di non ricordare più il suono della tua voce. Già la tua immagine sta svanendo, e per quanto mi sforzi di afferrarla e tenerla stretta, ogni giorno è più difficile ricreare i tuoi tratti, e le fotografie non rendono giustizia al tuo ricordo.
È terribile senza di te, mamma.
10/10/1961 - 25/09/2011
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1 recensioni:
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- L'ho scorso con la melanconia nel cuore lacrimante... perchè lo stesso ripeto dal 18/02/2008 da quando ho perso la sua presenza e il suo calore... beh io sono del '59 era ancor giovane e tutto da percorrere... Intanto la nostra voce non potrà più dire mamma...
LA MIA LODE CIAO
- Hai scritto un bellissimo e intenso messaggio alla tua mamma, sono certo che l'ha letto.
Un saluto.
- G. O ho letto la tua storia con le lacrime nei occhi mammano che leggevo mi hai fatto ricordare il dolore piu grande che si possa passare anch'io ho perso la mia mamma e dopo un anno mio padre per cui ti capisco pienamente certo è inutile che ti dica con il tempo passerà io ti assicuro che non potrai mai dimenticare la mamma è sempre la mamma ci mancherà sempre ci cpnsoliamo con i suoi ricordi belli così si va avanti io faccio così quando sono triste penso alla mia mamma e le gioie avute da lei corraggio G. O un abbraccio anna

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