Ciao Mamma,
sono 17 mesi che te ne sei andata, il 18 settembre 2005
il giorno del tuo compleanno.
Giacevi sul letto, oramai incosciente,
sono uscito ho comprato dei fiori per te,
sperando che questo piccolo dono potesse riportarti tra noi,
volevo rivedere il tuo sorriso, sentire la tua voce, riempirmi ancora il cuore d te.
Te ne sei andata, con un ultimo sguardo, mentre tutti ti tenevano le mani,
io non ne avevo il coraggio, eppure ho fatto 18 anni di ambulanza e di parole di conforto ne ho dette a migliaia, ho tenuto le mani ad estranei sino a quando non si sono spenti, ma con te non ne ho avuta la forza.
La rabbia il dolore mi hanno sopraffatto e tuttora la rabbia non è passata.
Ancora non riesco a guardare con serenità una tua fotografia, non ne ho appesa neanche una e mi sento in colpa, eppure non riesco a farlo.
Troppo è ancora il dolore, troppa la mancanza di te, troppa la rabbia, eppure sono grande, ho un figlio anch’egli ormai grande.
Nella tua vita hai avuto ben poche gioie e questo mi fa rabbia.
Nella tua vita hai avuto molti dolori, patimenti, rinunce, tutti i sogni infranti,
eppure ci hai cresciuto, sei sempre stata dolce e disponibile, sempre una parola buona, un consiglio per noi che spesso non capivamo, presi dal nostro essere grandi e magari a volte saccenti.
Dicono che il tempo lenirà il dolore, la rabbia.
E allora che passi il tempo, in modo che possa guardarti con serenità, ricordare solo la gioia di averti avuto, senza che le lacrime ogni volta che mi scendono sul viso traccino cicatrici indelebili.
Un figlio.