Una bambina saltellava allegramente sopra un muretto, di fronte serpe Pigrina Solenoglifa, sdraiata di traverso, si riscaldava pigramente da ore al caldo sole pomeridiano, come faceva puntualmente ogni giorno, dopo avere consumato un sostanzioso spuntino. Trovando il passo sbarrato la bimba si irritò e canticchiò burlescamente ad alta voce, ma anche con severa autorità: "Serpicina Serpicina, presto presto, se vuoi salvarti la testolina lasciami libera la stradina". Dal canto suo serpe Pigrina Solenoglifa si infastidì della prepotenza della piccola rompiscarole e per tutta risposta, infuriata, alzò il lungo muso affusolato in segno di sfida, la guardò rossa in viso, mostrò i suoi lunghi affilati e micidiali denti velenosi e ribattè canticchiando baldanzosa e decisa: "Piccolina piccolina, attenta attenta, se vuoi salvarti la pellicina lascia stare la mia testolina". Stizzita, ma per nulla intimorita, la bambina alzò di scatto il piede per calpestarla, serpe Pigrina Solenoglifa aprì la bocca, spinse in fuori la lunga lingua, biforcuta e sibilante, sporgendo in avanti impressionanti denti appuntiti e spruzzò qualche goccia del suo mortale veleno. La bambina non se lo aspettava, fu colta di sorpresa, per istinto ritirò velocemente il piede e arretrò seppure di poco, ma col suo gesto istintivo si accorse di avere impaurito l'ostinata serpe rompiscatole e impicciona, che ha osato sfidarla, la quale, pur difendendosi, arretrò visibilmente intimorita, zigzagando qua e là, in maniera confusa. Da parte sua, anche la serpe si accorse di essere riuscita a intimorire la bambina molestatrice, viziata e capricciosa e pensò che questo suo atto di forza, sarebbe bastato per farle cambiare proposito. Rimasero per un po' a studiarsi a vicenda facendo gli indifferenti e cercando ognuno di recuperare il coraggio per sconfiggere l'ostinato avversario, mettendolo in fuga. Determinati fino in fondo, nessuno dei due voleva cedere il passo all'altro: "Non arretrerò mai di fronte a uno stupido insignificante essere strisciante, lo costringerò con le buone o con le cattive maniere a farsi da parte, le dimostrerò chi è la padrona assoluta di questo muretto", pensò la piccola scura in volto. Non arretrerò mai di fronte a una arrogante e altezzosa ragazzina, che vuole sempre averla vinta a qualunque costo, riuscirò a terrorizzarla e costringerla a rispettarmi una volta per tutte e così potrò continuare a riscaldare tranquillamente, ogni giorno, le mie stanche membra al caldo sole, fino a quando nè avrò voglia", pensò la serpe, sempre più inviperita che mai, ondeggiando da una parte all'altra l'affusolato muso. I due contendenti rimasero attentamente per qualche minuto sulla difesa, controllandosi a vicenda. Di colpo la piccola imprudente, con uno scatto repentino e veloce, alzò il piede e riuscì a schiacciarle la testa. Serpe Pigrina Solenoglifa spalancò la bocca e infilò i denti aguzzi nel suo tallone, iniettandole tutto il proprio mortale veleno. E così, ahimè, l'imprudenza, l'incoscienza e la testardaggine dei due, fu causa della loro ancora giovane e prematura scomparsa.