Uffa che crisi... sono in crisi a forza di sentire parlare di questa crisi, alla televisione, con il sindacato, alla cassa dove il vuoto parla più di mille parole. Uno stomaco vuoto per esempio, è molto più loquace di uno pieno. Economisti al lavoro, non fosse altro per gli stipendi che chiedono, politici preoccupati, per la disoccupazione giovanile, non fosse altro per la colla che gli impedisce di cedere ai giovani le loro poltrone.
Crisi che è poi diventata recessione, l'imbuto di acqua fan va molto meno veloce. E dirigenti di azienda improvvisati che non sanno fronteggiarla solo mandando il lavoratore al macero o privando dei più elementari dei diritti i virtù del fatto che fuori della porta c'è la fila di polli pronti a farsi spennare.
Già ma che c'entra? Proprio loro... eppure in questo clima proprio chi parla di crisi contribuisce ad ingrassarla ed ogni volta che trovo un pollo tra i detersivi, ormai si sa che lavoro nella grande distribuzione, con grande fatica, lo ammetto di sti tempi a dover sopportare tutti gli effetti in grande... ecco mi domando... biiiip sarei troppo cattiva e mi rispondo biiippp che anche questa è crisi.
Ma dietro a un pollo fatto nascere, crescere, sfruttato in gabbie o "campese" un centimetro di campo, povera bestia, ucciso lavato pulito e tagliato, messo in pacchetti che anche questi vengono dalla fabbrica, trasportato, scaricato ed esposto... lo sapete quanto lavoro c'è?... che nessuno pagherà... anzi pagheranno tutti con effetto a cascata dal momento che quel costo non ha avuto un ritorno, se non è crisi questa... riflettiamo fratelli... prima di andare in pace.
Poi ci sono loro i brutti ma buoni, io aggiungerei simpatici, sono come quelle persone che non si danno importanza, ma salvano la vita agli altri, o almeno nel loro piccolo ci provano, si rimboccano le maniche nell'ombra e nessuno saprà mai di loro. Sono quelle persone di cui non si sa nulla, come quei prodotti senza etichetta, quelle scatole un po' schiacciate che storcendo il naso riappoggiamo sullo scaffale, quello che non colpisce l'occhio colpisce il cuore... che nessuno nota perché non hanno un bel vestito o un bel taglio di capelli, perché preferiscono il silenzio a mille parole, ma che valgono più di quelli che in televisione, incollati alle poltrone della politica e del potere, sanno solo parlare di effetti devastanti del loro operato, ma non sanno fare altro che abbandonare un pollo spennato alla deriva... lasciamo stare Schettino che ormai fa le serate e deve rispondere già a troppe domande...
Ebbene si, sono brutta... ma buona!! L'ha sempre detto mia mamma...
Disse la marmellata senza etichetta, portata via dallo scaffale, a quella costosa ma scaduta.