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Sei triste... punto interrogativo
Giorgio è una persona buona e simpatica. Ha sempre trascurato il matrimonio per inseguire quello stupido desiderio di non crescere mai. Lei, una donna bellissima, alta e formosa, lo ha sempre sopportato perché debole e innamorata. Innamorata... al punto che si sentiva costretta a lavorare per pagare l'affitto e badare alla loro sopravvivenza. La testa ha vinto sul cuore, così, ha trovato il coraggio e lo ha mollato.
Ma lui indifferente campa alla giornata e preferisce le scorribande con i suoi amici, fino a quando con il suo gruppo di debosciati apre un canile. Intascano un sacco di soldi per le sovvenzioni, nonostante il degrado e l'incuria della loro struttura. Si trovano a fronteggiare più volte le proteste degli animalisti che pretendono che il canile sia chiuso. Per una serie di scontri verbali con i dimostranti, Giorgio è vittima di un dolore al cuore. Durante il trasporto con l'ambulanza verso l'ospedale muore per infarto.
Il camice della dottoressa che gli massaggia il petto è l'unica cosa che riesce ha ricordare quando apre nuovamente l'occhi. Solo che ora, è piccolo e appena nato. < O MIO DIO!?! > esclama Giorgio meravigliato, < ma sono un cane!?! > mentre viene sballottato per i controlli di routine. Si rende conto che indietro non si torna e la vita è cambiata. Ricorda tristemente che prima era un uomo e impotente si rassegna.
Inizia così questa nuova realtà. Il mondo lo vede dal basso. Cammina a quattro zampe. È costretto solo ad ubbidire. E non è in grado di comunicare con nessuno se non con i suoi simili. < Ora sono un cane, che ci posso fare... >. A fatica, accetta umilmente.
Una cosa che però, non riesce a digerire... è quella di essere una cagnetta e non un bel cagnone. < Per fare la pipì devo quasi sedermi, mentre io alzo sempre la zamba. E guai se qualcuno mi si apposta dietro, abbaio subito e lo caccio. Dietro di me non ci voglio nessuno >. Ribadisce a bassa voce. Vive da cane ma pensa e ragiona da uomo. Infatti parla, anche se nessuno lo capisce.
Passa dei giorni allegri e tristi, anche se coccolato tra le braccia della bellissima dottoressa, che gli fa superare la rabbia di essere morto. Finito lo svezzamento è pronto per essere affidato ad una famiglia e così succede. < Mi sento male... sto morendo di nuovo... No!?! No!? Noooooo, non è possibile > commenta. < Non posso crederci, con 8 miliardi di persone, devo diventare proprio il cane di mia suocera... Proprio lei che detestavo per la sua invadenza deve essere la mia padrona??? >. Passa dei giorni difficili, cercando di adattarsi, ma non ci riesce.
La suocera se lo abbraccia e gli parla da vicino con l'alito puzzolente. Vuole che dorme con lei sul lettone e durante il sonno, scorreggia e russa come un orso. Lo vuole con lei mentre si lava, ed è costretto a chiudersi l'occhi, per non vederla nuda. Gli fa mangiare i suoi avanzi perché i croccantini sono un lusso che lei non si può permettere. Insomma, proprio come si dice... Una vita da cani.
Giorgio è schifato di questa situazione ma non può fare niente per cambiarla. Il tempo passa e ormai, è adulta. Una notte si sveglia tutta sporca di sangue, < ODDIO!!! sto morendo un'altra volta, > e comincia ad abbaiare. La padrona interviene, sorridente la pulisce e le mette il pannolino, perché ha le mestruazioni. Si sente ridicolo. Più si vergogna e più la porta in mezzo alla gente. < È proprio stronza di natura sta donna, non mi voleva bene da uomo, pensa, se sapesse, che il suo cane sono io... >
Un giorno va casa della figlia e Giorgio, si ritrova dove abitava da uomo. È rimasto tutto uguale, i mobili, le foto e tutto quello che prima non vedeva per superficialità. Vede anche, che la moglie ora è allegra e molto corteggiata. Parla spesso al telefono e lui gli si avvicina per cercare di ascoltare. Si rende conto di quanto tempo ha perso, e soffre molto. Comincia ad abbaiare e la padrona è costretta a portarla via. < Meglio guardare mia suocera, che soffrire a casa mia > riflette, a bassa voce Giorgio.
Ma quando la routine diventa normalità, succede sempre qualche cosa... Infatti, la suocera muore. Rimane due giorni in casa con lei morta, perché nessuno la cerca. È dovuto arrivare il postino per dare l'allarme, che sentiva abbaiare Giorgio ormai senza voce dietro la porta.
Dalla padella alla brace.
Ora la sua padrona è la moglie.
Passa, altri giorni difficili, ma è rincuorato, solo quando la moglie lo accarezza e lo coccola, < e pensare che prima mi era indifferente la sua presenza, < voglio che pensa solo a me. In fondo sono il suo cane, o no??? Sarò pure egoista, ma non la voglio vedere con nessun altro uomo, e quando appare alla porta io abbaio, fino a che non va via. > La moglie, tutti i giorni si reca al lavoro e Giorgio rimane tanto tempo solo. Per non sentire la solitudine dorme sempre.
Quando un giorno, trovandosi per caso davanti al suo computer, che ora usa la moglie, si accorge che è in grado di leggere e scrivere. Eccitato da questa novità, ha delle idee e comincia a navigare in internet. Riflette... Si fa coraggio... Decide di mandare delle mail alla moglie. Le scrive delle lettere bellissime, ricche di poesia e amore. Si scusa per tutte le violenze che gli ha fatto e riconosce di non aver capito l'amore che le donava.
Di aver imparato i valori della vita che voleva trasmettergli. Ed era dispiaciuto di non essere stato capace di apprezzarla da vivo... La moglie, accende il pc, trova le mail di Giorgio e le legge. Spaventata chiude il pc... Poi lo riapre, pensando ad un pessimo scherzo. Però il suo grande amore per Giorgio le fa vincere la paura e risponde. Iniziano così a scriversi.
Giorgio passa dei giorni bellissimi e emozionanti, non rivelando mai, che ora è un cane... Fino a che un giorno, è lui ha trovare una mail strana. In questa mail trova scritto che ha superato brillantemente la prova e che gli viene data una seconda e ultima possibilità. Come fece la moglie, anche Giorgio spaventato chiuse il pc e iniziò ad abbaiare...
È l'alba, il sole illumina la stanza, Giorgio si sveglia, mentre la moglie ancora dorme. Riflette sul brutto sogno che ha fatto. Si trova in un profondo stato di ansia, con il cuore che batte a duemila. Non sa più, quale sia la realtà. Ma è rincuorato per essere vivo e uomo, così, cerca di distrarsi. Va in bagno, si taglia la barba, che è lunghissima, lava i denti, fa pipì, si taglia anche le unghie ecc.
Non riesce a togliersi dalla mente quella esperienza vissuta nel sogno. Mentre prende il caffè ha un flash, va di corsa al PC e lo accende. Trova tutte le sue mail scritte con la moglie. Prende atto che quello vissuto non era un sogno ma una realtà. Riflette, come è possibile una cosa del genere!!?? La razionalità non gli fa vedere oltre, ma, poco importa. < La cosa importante è quello che ho capito della vita e del segreto bellissimo che porto con me >.
Passa diversi minuti a girare per casa davanti alla moglie che dorme, la guarda insistentemente. Si decide... Va e la sveglia a furia di baci. < Dai preparati dobbiamo andare da una parte, > le dice. La moglie, svegliata di soprassalto vede Giorgio che crede morto e comincia a urlare. Giorgio sorridente, è costretto a chiudergli la bocca con la mano senza accorgersi che la sta soffocando.
Lei batte i piedi come un sub in acqua, ma riesce a liberarsi. Dopo essersi ripresa da questa lunga apnea, con gli occhi di fuori e voce traballante < chiiii seiii il fantasma di Giorgio!?!? > < No!!! sono solo, il tuo cane.. > Lei è confusa, incredula, spaventata guarda Giorgio... e lui < calmati... è tutto ok, stai tranquilla. Ora preparati, che poi con calma ti spiego. >
Passano in banca. Lei, unica erede di Giorgio, ritira tutti i suoi soldi che aveva accumulato e assieme trasformano il brutto canile in una bellissima scuola per cani e padroni.
FINE
DETTAGLIO SCRITTA E VOCE FUORI CAMPO
Giorgio diventò l'uomo più felice e ricercato del mondo. Svelò il suo segreto. Fu il primo ad insegnare al genere umano il modo per parlare ai cani, già famosi per essere i veri amici dell'uomo.
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1 recensioni:
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- ... un poco lo ero... leggo il tuo racconto e ho sorriso... divertente e simpatico... quante cose potremmo imparare mettendoci nei panni altrui... animali compresi
laura il 03/04/2013 08:55
Direi una storia molyo bella! Alle volte non apprezziamo chi abbiamo vicino, lo diamo per scontato e finiamo per trattarlo con superficialità! Giorgio è stato fortunato, gli è stata concessa una seconda opportunità e non l'ha sprecata! Gli animali sanno amare più deglòi uomini e ci possono insegnare molto! Un bel racconto, a tratti triste e a tratti simpatico! complimenti davvero un saluto
- BELA STORIA, FANTASIOSA E DIVERTENTE E MOLTO ISTRUTTIVA
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