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La Caverna o Celate l'antico segreto!
PERSONAGGI:
- GIOVANE;
- ANZIANO;
- AMICO del giovane;
ATTO PRIMO
SCENA PRIMA
SIPARIO
Davanti ad una grotta un giovane ragazzo scorge un vecchio anziano, e si accorge che egli lo sta chiamando a sé. Lasciato il suo amico, si accinge a raggiungere l'entrata della caverna. Il vecchio fa cenno di parlare piano, e lascia intendere di voler parlare con il ragazzo.
GIOVANE: ehi, vecchio, dici a me?
ANZIANO: si, dico proprio a te. E portami rispetto. Cosa ci fai a quest'ora di notte, in questo posto? Non ci viene mai nessuno qui.
GIOVANE: eravamo ad una festa, qui nelle vicinanze, ma ci eravamo stancati. Si parla sempre delle solite cose.
ANZIANO: e non ti piacciono?
GIOVANE: avanti, vecchio, lo sai meglio di me. La nostra generazione è andata.
ANZIANO: dici bene, mio caro. Dici proprio bene. Ed è per questo che ti ho chiamato: ho capito subito che tu eri diverso.
GIOVANE: diverso?
ANZIANO: Sì, diverso. E adesso passiamo ad altro. Devo dirti una cosa. Chi ha fatto strada, tu o il tuo amichetto?
GIOVANE: io, io. Ma perché queste domande?
ANZIANO: perché devo svelarti un segreto. Solo a te, però. Bada a non farti scappare niente, con lui come con nessun altro. Anzi, allontaniamoci ancora un poco, la prudenza non è mai troppa.
GIOVANE: Credi davvero che ci sentirà?
ANZIANO: No, non credo. E, anche se fosse, egli NON VORRA' ASCOLTARCI. Farà finta di non aver capito, tutto qui. D'altronde, lo hai condotto tu: non è ancora pronto.
GIOVANE : È vero. Infatti ho molta paura per lui, rischia di morire. È così giovane, lasciamolo vivere. Dai, risolviamola così :dimmelo all'orecchio.
ANZIANO : Sei troppo giovane anche tu per liberarti da questo peso. Ti dai arie, continuamente, vuoi essere indipendente e volare più alto... ma per me non ce la faresti.
GIOVANE: scusa, allora cosa mi hai chiamato a fare?
ANZIANO: la tua domanda è ragionevole. E ho intenzione di risponderti. Vedi, ho scorto in te ancora un pizzico di immaturità. Conviene attendere ancora.
GIOVANE : Proviamoci. Male che vada, mi impiccherò.
ANZIANO: Tu non sai cosa stai dicendo. Senti, giovanotto, vai a casa, bevi una tazza di tè, fuma una sigaretta e vai a dormire. Non vorrei turbarti, il segreto che nascondo è inquietante, e marcisce in questa caverna da millenni.
GIOVANE: In effetti comincio a sentirne la puzza.
ANZIANO: NON tollero queste spiritosaggini! Forza, vai a letto e lasciami fare. Già ho perso troppo tempo con te, e il tuo amichetto comincia ad accusare il freddo. Via!
GIOVANE: Ehi, vecchio, tutto questo calore in una volta sola? Tranquillizzati. E comunque lui aspetterà ancora. Lo conosco, ce la farà. Almeno fino a quando avrò l'onore di visitare la tua grotta.
ANZIANO: E cioè MAI. Ribadisco il concetto, È MEGLIO PER TE CHE NON ENTRI.
GIOVANE: Perché?
ANZIANO: Perché, dici? Vuoi proprio sapere il motivo?
GIOVANE: Se te l'ho chiesto, sì.
ANZIANO: Dunque... VUOI MORIRE SUICIDA?
GIOVANE: No.
ANZIANO: E ALLORA ESCI DA QUESTA FORESTA, RINUNCIA A QUESTA GROTTA! E continua a vivere, è giusto così. Sei solo un ragazzo. Ah, quanti anni hai?
GIOVANE: Venti.
ANZIANO: Per l'appunto. E il tuo amico laggiù?
GIOVANE: Diciotto.
ANZIANO: Ancora più giovane. No, no, non c'è altra opzione: dovete andare. Due ragazzini non meritano la morte nel pieno della loro vita. Verrete a conoscenza della verità, prima o poi. Siete sulla giusta strada, fidatevi di me, e visiterete ancora questa grotta. MA NON ORA. Ora pensate a divertirvi.
GIOVANE: Va bene. La ringrazio ancora. Arrivederci.
ANZIANO: Ci rivedremo, ne sono certo. Il più tardi possibile, spero.
I due giovani si allontanano.
SIPARIO
SCENA SECONDA
SIPARIO
L'anziano solo.
ANZIANO: che strana nottata, meglio andare a dormire. Ah, che sbadato. Devo prima pulire il lenzuolo sporco di sangue.
SIPARIO
FINE
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