Si sono telefonati il giorno prima per decidere di stare insieme, quel giorno di festa in mezzo la settimana. Entrambe cinquantenni e sposati. Lui di nome Paolo, alto, atteggiamento giovanile e capelli brizzolati, mentre Luisa, questo è il suo nome, di media statura, forme a posto e di bella presenza.
L'incontro è avvenuto di mattina, uno sguardo al tempo e un modesto confronto di dove andare. Il piacere di stare insieme c'era, il desiderio di una giornata tranquilla pure. Così Paolo e Luisa in pochi minuti hanno deciso dove dirigersi, cosa, che altre volte è stata discussione accesa. Un consulto alla mappa e via alla gita fuori porta.
Il sole scalda l'umore di Luisa che la invoglia a dialogare e intrattenere Paolo che è alla giuda della piccola berlina. L'orologio a differenza della macchina è veloce, così giungono a meta senza accorgersi di essere stati insieme già da due ore. La quiete del lago che è sotto i loro occhi, li porta ad una sosta tecnica. Apprezzare tutta la sua maestosa bellezza.
La luce regala hai due compagni di avventura, immagini meravigliose, un gioco speculare di colline e paesaggi. I colori, le vibrazioni del vento e la poesia di quell'incontro così straordinario, gli fanno vivere emozioni ormai dimenticate. Paolo fa suo lo strumento più bello e traditore, una macchinetta fotografica.
Inizia così un gioco di complicità fra i due. La ricerca di quella posa che favorisce lo scatto. Luisa estrae la carta vincente che tutti vorrebbero avere, il sorriso. Così bello e spontaneo, che la riporta indietro nel tempo, ormai dimenticato anche da lei... Il vento freddo, contrasta delicatamente quel sole ormai alto, scaldando i loro cuori e facendogli dimenticare, di quanta violenza sono vittime.
La ricchezza di quei luoghi, trattengono impegnati i loro occhi, facendo scorrere velocemente il tempo. Ora, il desiderio è un bel piatto caldo. La democrazia fa da padrona, Luisa e Paolo durante il pranzo, si scambiano pareri, impressioni, consigli e raccomandazioni, con semplicità, che sempre nei loro incontri li ha distinti. Nessuna malizia, nessuna premeditazione, solo il piacere di confrontarsi.
Dopo una giornata indimenticabile. Il rientro ormai, è diventato il loro triste obbiettivo. Durante il viaggio, la musica a volume sostenuto, ruba alle loro menti pensieri cattivi, lasciandogli solo il sapore dolce, di ricordi ormai passati. Le dodici ore ormai sono finite, il rientro è avvenuto con serenità.
Non si salutano, come due estranei, non commentano la simbiosi che li ha uniti fino a quel momento. Perché abitano nella stessa casa. Luisa e Paolo sono sposati ormai da ventisei anni e stanno divorziando.
FINE