Brest, domenica 21 aprile 2013, seduta su di una panchina guardo ancora una volta il tramonto, osservo i gabbiani volare bassi sul mare stranamente quieto, ma chi si accorgerà che Lei non c'è più.
Poco distante dei bimbi, amorevolmente guardati dalle loro mamme, si rincorrono gioendo di quei pochi raggi di sole che questo inizio di primavera ci regala. I bimbi hanno in mano dei palloncini, le loro voci riempiono l'aria, i loro volti spensierati riempiono i cuori delle mamme. Spesso ho dei flashback di quando la vidi per la prima volta. A volte mi soffermo a pensare alle sue labbra, al suo viso, al suo sorriso. Dio fa che il suo ricordo non sfumi mai. Una lacrima mi riga il volto. Ho il cuore a pezzi, il dolore è ancora troppo vivo per godere di questo clima gioioso. Una bimba con il suo palloncino azzurro si avvicina e...
- <anche la tua mamma è lassù in cielo?>
Mi guarda, si aspetta una risposta...
- <no piccolina è la mia compagna che è volata lassù!>
Si avvicina un uomo molto giovane, molto triste, troppo giovane per essere cosi triste, accarezza con tenerezza la bimba...
- <la sua mamma è morta, adesso ci guarda da lassù>.
Con delicatezza accarezzo la bimba.
- <Sei piccolina ma diventerai una donna. Diventerai una donna con le ali.>
Sorride.
- <Se vuoi, mandiamo il mio palloncino lassù in cielo per la mia mamma e la tua compagna>.
Mi alzo, asciugo le mie lacrime, bacio quel palloncino, il dolore non è solo mio, guardo il messaggero del nostro amore volare sempre più in alto e...
con il cuore pieno di pace torno a casa dalle mie figlie.