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Passato presente lato A
Un anziano barbone davanti ad vecchia slot machine, aziona la leva e parte il gioco delle combinazioni. Al posto delle banane e fragole, ci sono le foto di tutta la sua vita. Le ruote si fermano, il tris è sotto i suoi occhi... Inizia a piangere. Nelle foto c'è lui, con la sua famiglia... Ora, a schermo intero la foto prende vita...
Lino e Silvia, sono uno di fianco all'altro, poggiano la mano sulla spalla di Claudio, che è davanti a loro con un arco. Un classico ritratto, dove il nipotino festeggia con i nonni la vittoria di una gara sportiva, se non fosse che loro non sono i nonni, ma i suoi genitori. Uno dei pochi momenti in cui Claudio sorride.
I suoi primi disegni sono banali e privi di senso. Si riscatta più avanti, quando comincia a giocare con le lego. Costruisce case in tutti i modi e forme. <Diventerà un grande architetto,> con orgoglio mormora Lino, senza immaginare, che il figlioletto già cercava un luogo a sua dimensione. Una casa dove sentirsi protetto.
Durante il periodo scolastico è timido e introverso. Partecipa ai giochi e si rende sempre disponibile con tutti, anche se ogni volta viene deriso e sopraffatto dalla prepotenza di quei pochi bambini che con la violenza e bullismo ne fanno la propria arte.
Soffre in silenzio e nasconde le difficoltà che incontra. Per Claudio sono periodi difficili, periodi in cui, un bambino non deve guardarsi alle spalle, ma sorridere e correre a testa alta.
Guardare i suoi genitori come il faro nella vita. Quei genitori, incapaci di vedere i limiti di un bambino vulnerabile, che si ritira subito in difesa senza reagire. Quei genitori cha ha loro insaputa, hanno azionato il freno fisiologico di un'età ormai avanzata. Proprio ora, che Claudio ha bisogno di cavalli da corsa e non di pony da passeggio.
Ma loro sono tranquilli perché al figlio non gli fanno mancare niente, ha una camera piena di giocattoli, ha tutto quello che può desiderare un bambino, si dicono. Sono rispettosi di quella educazione ricevuta, nel periodo, in cui mangiare era l'unico grande problema.
Lino e Silvia da giovani, sono immersi negli affari. Sono grandi imprenditori. Conducono una vita benestante e ricca di impegni, basata a soddisfare il loro orgoglio di persone importanti. Quando, la vita agiata e l'egoismo, limita la vista anche hai super dotati e non ti permette di vedere il suo giusto percorso.
Come tutte le famiglie ricche possono permettersi qualunque capriccio, anche fare un figlio, con una semplice puntura. Senza tenere presente, che il conto alla rovescia della propria vita è prossimo ad arrivare. Ma loro sono forti, sono venuti su da niente e c'è sempre una soluzione a tutto si ripetono continuamente.
Al contrario con Claudio, che per ogni suo problema, esce il loro limite di anziani non più a contatto con la realtà. Litigano, facendolo chiudere sempre più in se stesso. Come nel suo sport preferito, riesce a vincere, e supera da solo la fase più critica della adolescenza. Viene distratto dal richiamo naturale delle compagne che gli sorridono e si accorge che la vita può ricominciare, con un altro fascino.
Si innamora e vive momenti magici. Però... non sa, che l'amore è un'automobile sempre in movimento e che non esiste un parcheggio giusto. Ostinato, va alla ricerca di questo parcheggio virtuale e lo trova, ma è molto grande e ci si perde.
Come tutte le mattine, fa colazione con Silvia. Quella colazione che prepara la mamma è meravigliosa, gli mette buon umore e lo lascia sfogare. Ma una mattina Silvia, non lo vede arrivare e preoccupata per il suo ritardo va nella sua camera. Claudio è ancora a letto, sorride e ascolta l'Ipod, ma ormai... è troppo tardi, Claudio è freddo, e con lei, la colazione non la farà più.
In primo piano, il viso del papà che piange, mentre il campo si allarga compare anche la mamma. Sono davanti alla slot, lui lascia la leva per prendere la mano di Silvia e insieme escono dal locale. Lino, trascina un carrello della spesa, con dentro pochi stracci. Silvia, stringe nella mano, l'ultima lettera lasciata da Claudio.
FINE
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1 recensioni:
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- un racconto profondo e denso di significato. Nella vita puoi avere tutto dal punto di vista materiale, tanto da considerare anche i figli un oggetto, da procreare come si fa con le cose. Puoi avere tutto ma se mancana la semplicità del vivere dei sentimenti, non hai nulla. I protagonisti per capirlo devono perdere il loro bene più caro, capendo tardi che esso nn era un loro capolavoro ma un figlio...
- piaciuto molto complimenti

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