Camminarono lungo il fiume per ore.
Le mani si sfioravano, un poco per caso e un poco per voglia di trovarsi.
Lui le raccontava della sua vita, dei cambiamenti che stava subendo e Lei arrossiva nel dirgli quanto invece la sua vita fosse come sempre, diversa da come lei avrebbe voluto. Sorrisi, sguardi fugaci.
Trovarono una panchina che pareva li stesse aspettando.
Sedettero e si accorsero di non avere altre parole da dire, ma vi erano ancora diverse ore prima di doversi dire addio.
Lui non lo avrebbe mai fatto, ed allora fu lei a prendere il suo viso tra le mani. Lo accarezzò piano, e con gli occhi quasi lucidi di pianto, lo baciò con tutta la dolcezza di cui era capace.
Fu un bacio lieve, leggero, quasi pudico, come per paura di fargli del male, ma fu un bacio che pareva non finire mai.
Dopo di esso non vi fu altro, se non che abbracci.
La testa di lei appoggiata alla sua spalla, rivoli di lacrime sulle guance, per un incontro che come tante cose della sua vita era avvenuto troppo tardi, o troppo presto, per entrambi.
Non si dissero altro e nel loro ricordo rimase solo l'impronta di quel bacio.