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Piccoli desideri
C'era una volta, anzi no c'è una piccola comunità di gnomi, detti gnomi marini perché vivono in un angolo della pineta sul mare. Questi esserini sono leggiadri e felici sempre, ma ancor di più quando possono esaudire i desideri dei loro piccoli amici bambini.
Vivono con poco, si accontentano di qualche fungno, un po di pinoli, e quando sono fortunati le briciole delle merendine e torte dei loro amichetti, bevono la rugiada mattutina, anche se a volte non disdegnano un goccetto di coca-cola.
Questa storia parla di quando uno dei loro giovani amici, un bimbo di 5 anni di nome Piero, detto ercolino per via delle sue dimensioni e forza, arrivò di corsa presso il loro villaggio e... ma andiamo con calma.
Dicevamo che gli gnomi marini vivono nella pineta e precisamente sotto uno dei pini marini più vecchi ai cui piedi ci sono tre cespugli di alloro, qui vivono in capanne fatte di legnetti e foglie di alloro; un giorno di Luglio, caldo come non si ricordava da anni, arriva Piero, che d'ora in poi chiameremo Ercolino, tutto trafilato, ed inizia a fischiare per chiamare gli gnomi, i quali si fanno vedere solo se conosci la parola d'ordine che è appunto un fischio lungo e due corti. Appunto così fece Ercolino, ed ecco il guardiano, che quel giorno era lo gnomo Flick, che lo vide e riconoscendolo lo fece entrare nel villaggio; dovete sapere che gli gnomi sono grandi come passerotti, ossia alti una decina di centimeri, anche se si racconta di uno gnomo che arrivò addirittura a 15, ma secondo me sono solo leggende, e per stare insieme ad i loro amici umani fanno loro una magia per rimpicciolirli. Dicevamo appunto che Ercolino entrò nel villaggio e tutto ansimante, sia per la corsa che per l'eccitazione chiese di vedere il mago miracolante di giornata, ossia colui che in quel giorno possedeva la tavoletta magica per esaudire i desideri. Ora vi domandere, ma perché gli gnomi esaudiscono solo i desiderei dei bambini, perché loro sanno che gli umani possono facilmente diventare troppo egoisti e bramosi e quindi siccome loro non possono rifiutare nulla si loro amici, esaudiscono solo i bambini che si sa hanno desideri che non recano danno a nessuno.
Quel giorno, Ercolino, che di solito chiedeva solo torte e giocattoli di legno, di fronte al mago miracolante non riusciva a parlare, e diceva "mago, mago mio, io vorrei... anzi no voglio, no scusami, quello che tu devi fare..."ed iniziò a piangere, il mago, il signor Butter, lo consolava "su su piccolo grande amico, dimmi cosa ti tormenta, non piangere, siamo qui per aiutarti, cosa sarà mai successo di grave per farti piangere?" allora Ercolino che mentre piangeva aveva tirato fuori un pezzo di torta alla fragola, tanto per rinfrancarsi lo stomaco, disse " io oggi ero stato invitato a casa della mia amica Giorgia, ricordi signor Butter, quella piccolina biondina, come la chiamate voi la farfallina?" e tutti gli gnomi iniziarono a sorridere, perchè fra le tante amichette Giorgia era la loro preferita, perchè... perché non lo so ma lo era "dicevo appunto che dovevo andare a casa di Giorgia, ma la mamma mi ha mandato dalla nonna dicendo che dalla mia amica andrò domani, ma io non posso andarci domani voglio andarci oggi" ed assunse quell'espressione accigliata, che tanto fa tenerezza agli adulti e a tutti quelli che amano i bambini. A quel punto qualsiasi altro mago di giornata avrebbe esaudito quel piccolo desiderio, ma il signor Butter, che era pignolo disse "dimmi caro Ercolino, perché la tua mamma ha voluto che tu andassi dalla nonna e non a casa della tua cara amica?", Ercolino, punto sul vivo divenne rosso in viso e farfugliò qualcosa circa un vaso rotto ed una pallina da tennis in salotto; il signor Butter, che aveva intuito una marachella allora gli si avvicinò e disse con voce dolce ma ferma "andare dalla nonna non è una punizione per la tua marachella, ma solo un modo per farti capire che se si fanno certe cose poi non si può avere quello che si desidera, almeno non subito, facciamo così, io con la magia sistemo il vaso rotto, e tu telefona a casa dalla mamma, chiedendole se la nonna ti può accompagnare dalla tua amichetta, se dice di no, non piangere, tanto domani la vedrai lo stesso, va bene piccolo amico mio?", Ercolino all'inizio non era molto felice di quella soluzione, ma pensando con la sua piccola testolina si rassenerò e disse "ti ringrazio signor Butter, sono venuto per un desiderio e tu ne hai esauditi due, sei meraviglioso", e prendendolo per le braccia lo alzò da terra e lo baciò, facendo sbellicare dalle risate tutto il villaggio.
Detto fatto Ercolino, che uscito dal villaggio tornò alle sue misure normali, corse dalla nonna, che stava giocando a carte con le amiche sul tavolo da pic-nic in pineta e le chiese se poteva, con il celluare appunto della nonna, telefonare a casa. La mamma di Ercolino, ops pardon, Piero, rispondendo al telefono vide, prima ancora di dire pronto che il vaso rotto quella mattina era al suo posto tutto intero, e sempre pensado come era possibile una cosa del genere, acconsentì affinché la nonna portasse Piero dalla sua amichetta Giorgia.
Questa volta gli gnomi avevano superato loro stessi, indirettamente avevano reso felice sia due dei loro migliori amici, ma anche la mamma di Piero, nonché la mamma di Giorgia, felice che la figlia potesse giocare con il suo miglior amico, ed anche la nonna che libera dall'incombenza di stare attenta a Piero, che diciamolo non è proprio un santarellino, si potè dedicare alle sue amiche. Per tutto questo quella sera l'intero villaggio festeggiò la saggezza del signor Butter con fiumi di rugiada fresca, raccolta quella stessa mattina, e tante briciole di torte, tutte pressate e cotte sotto le foglie di alloro con il calore del sole di luglio.
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0 recensioni:
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- Carina, ben costruita. In una parola devi leggerla per saperecome va a finire.
- bella favola, mi ricorda il cartone animato david gnomo amico mio...
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