... eppure la tua voce, ieri sera, mi pareva verosimilmente bella. Tale mi appariva all'orecchio. Tale mi appariva non secondo i canoni umani e le conoscenze sottese alla perfettibile ed incompleta natura dei comuni mortali. Mi appariva sotto forma inspiegabile gaudio per il mio spirito irrequieto. Sono sufficientemente folle da viaggiare da un capo all'altro dei confini caratteriali. Sono il bello e il brutto di ogni cosa. Sono e non sono. Nutro la mia duplice natura come madre che parimenti ama ognuno dei suoi figli... Sono un sogno reale, che ha tanta ma tanta voglia si sognarti... capito????
Sentivo, giusto ieri, un inconscio desiderio del tuo cuore di esser presa delicatamente in braccio, e di sentire forza e protezione proprio in quel delicato sollevarti dal mondo... Si... sollevarti dall'arida terra, per condurti in un posto degno d'esser calcato dai tuoi piedi. Non è solo l'esser attratto da te, non si esaurisce nel solo venerare te. Io venero anche il respiro che danza in te; il cuore che pulsa in te; il seno che lo protegge; le mani che coccolano l'aria mentre cammini...
Non è universo questo sterile ammasso di stelle, pianeti, nebulose, supernove, buchi neri... Non è questo il vero universo. Io ne ho scovato uno più bello in te, fuori di te... e nel "mezzo" di ciò che unisce, incolla, salda la distanza impercettibile che miracolosamente si impone in quel misero distacco tra questi due mondi che si legano attraverso di te. Cosa sei??? Sei dea da venerare, lodare e pregare? O sei tu stessa preghiera? Cosa sei? Musa ispiratrice cui dedicare una mistica e sensuale poesia? Ovvero, tu stessa sei poesia????????