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Era un angelo scelto per migliorare il mondo
Scendeva lentamente da un lungo velo celeste trasparente che evidenziava i suoi occhi di color azzurro, le sue labbra carnose e il suo volto celestiale.
Appena cadde giù e toccò terra da quella corda piena di rose e coriandoli, è come se il mondo fece un passo indietro. Si chiamava Chiara: ''La donna dai capelli color arcobaleno'' la chiamavano.
Aveva alcune ciocche celesti che scendevano giù come fossero delle onde del mare ed invece all'inizio si intravedeva questo biondo particolare. I capelli aumentavano ad ogni sorriso di persona.
Era un angelo scelto per migliorare il mondo.
L'angelo della fortuna, chi lo avrebbe evitato?
Camminava, a passi lenti, mentre il suo vestito svolazzava tra il vento e si muoveva dolcemente.
Un paio di scoiattoli si affacciarono dal ramo di un albero, come se intuissero da qualche parte, che il vento stava cambiando, che le onde del mare diventavano calme ad ogni passo che lei faceva e che le foglie smettevano di cadere.
È come se qualcuno abbia dato il ''Via''.
È come se qualcuno aveva detto ''Stop'' alle cattiverie.
Chiara notò che uno di quei due scoiattoli stava per cadere dal ramo dell'albero, con un dito si avvicinò alzandosi in punta di piedi; Lo aiutò trasferendogli tutta l'energia possibile che aveva tra le mani... Il piccolo scoiattolo si rialzò mostrandogli il suo lato tenero a Chiara che lo guardava felice.
''Sei ancora piccolo per questo mondo crudele''
Affermò la ragazza dai piccoli boccoli celesti e dorati continuando il cammino... Davanti si ritrovò un cacciatore con in mano una pistola: stava puntando contro una volpe che, impaurita, stava mettendo i suoi piccoli al sicuro.
Chiara, non ebbe paura, ma anche con tutta la sua insicurezza cercò di farlo ragionare e di fargli abbassare la pistola.
Gli disse: ''Che faresti se quei cuccioli di volpe fossero i tuoi figli? Non piangeresti all'idea di non ritrovare più i loro occhi?''
Chiese Chiara mentre quel signore, a quelle parole, ci aveva riflettuto.
Passarono dieci minuti, l'ansia cresceva... ma alla fine, nel silenzio, abbassò la pistola. L'uomo in lacrime rispose:
''Io non volevo neanche farlo il cacciatore. Alla fine gli animali non sono tanto diversi rispetto a noi. Soffrono comunque vedendo un loro cucciolo morire. Anche se le loro lacrime si nascondono attraverso la rabbia.''
A quelle parole, Chiara sorrise.
Aveva la certezza che non sarebbe capitato mai più. Accompagnò il signore verso la sua casa, che era a pochi passi.
''Cosa posso fare per ringraziarla?'' chiese il signore con un sorriso.
''Mi hai donato un sorriso ed è già un ringraziamento'' Rispose Chiara mentre i suoi capelli scendevano lentamente verso il prato fiorito.
Guardò il cielo... Capì che le sue nuvole le stavano facendo alcuni segni, le stavano dicendo ''é ora di andare''
Chiara sorrise, nelle sue mani aveva tante farfalle raggruppate che aspettavano con ansia di spiccare il volo... Ma c'erano altre, invece, come quelle persone che aveva incontrato, che vorrebbero rimanere tutta la vita cullate da quella mano perchè si sentono semplicemente protette sedute su di loro.
Chiara alzò il piede e con una mano iniziò ad interpretare una danza che le aveva insegnato la madre da piccola...
''La danza del vento'' si chiamava... Bastava una folata di vento e tutte le litigate, le lacrime, le cattiverie che si faceva la gente, scomparivano via... Appena iniziò a danzare, sulle dita dei piedi si formarono dei piccoli fiori e il corpo di Chiara diventò di color verde.
Era diventata un albero. Un albero bellissimo che si poteva vedere anche dai palazzi più lontani.
Passarono diversi anni e per la gente ''quell'albero'' diventò la dimora e l'angolo degli innamorati. L'angolo della pace e della salvezza.
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