Può capitare a tutti di trovare in un cassetto, nel PC o in una scatola posta nel ripostiglio o in cantina, una lettera che per un motivo che la mente non riaffiora si è deciso di non spedirla più. A me è capitato di trovarla una mentre riordinavo alcuni documenti sul mio PC, come spesso accade nel rileggerla ti accorgi quanta tenerezza ed amore provavi nello scrivere quelle parole. Quanta amarezza apprendi dopo averle lette pensando che quelle parole dovevano essere mandate alla persona che più amavi tanto( mio padre) e che gli sarebbero state utili. Ti rendi conto dopo che è troppo tardi per farla leggere , troppo tardi per dirgli quello che avresti dovuto dire. Ti domandi se da lassù il buon Dio potrà farla recapitare... Papà queste sono le parole che non ti ho mai detto perché non l'ho mai spedita.. perché?
Ciao papà monopoli 15-4-2009
In questa mia lettera vorrei raccontarti un po' di me, senza essere monotona. Spesso mi interrogo se piace anche a te parlare un po' , sapere della mia vita, del mio passato di quello che mi è successo, dei miei momenti di difficoltà, delle mie paure, delle mie debolezze e mi sono chiesta se un giorno ti torneranno in mente queste mie parole, un po' sofferte un po' d'amore, che spesso preferisco tenerle dentro anziché esprimerle. A volte si dicono cose che non vorresti dire, spesso è la coscienza che ti spinge a farlo nel tempo giusto, nel suo rimorso, ma poi ti rinchiudi in te stessa, nelle ritrosie disperate, forse per pigrizia o per svogliatezza, in un " ma tanto è chiaro o.. è inutile dirglielo tanto lo sa già .. o forse "sarebbe meglio non farlo sapere", rimandando tutto ad un altro giorno, lasciandoti sperare che un giorno accadesse spontaneamente senza alcuna tua richiesta. Non è certamente questione di carattere, come giustamente potresti pensare, ma è questione di cuore. Molte volte preferisco spedirti messaggi, però vedo che cadono nel vuoto a "quel ti voglio bene "probabilmente ti sembra molto scontato di cui invece di rispondere preferisci il silenzio,( perché non ti piace rispondere ai messaggi ) senza capire il profondo senso di quello che provo a dirti. Non ti ho mai detto quanto sia difficile spiegare il vero senso della mia vita quando le lacrime riempiono gli occhi e i battiti scoppiano il cuore nel scrivere "mi manchi". A volte nei guai mi sento come una barca in mezzo al mare con la paura di affondare ma sapendo che tu ci sei posso consolarmi e tornare a navigare. Mi sarebbe piaciuto vivere con te e tenerti la mano come farebbe una figlia con il proprio padre, camminando una vicino all'altro e forse anche giocare per sentirmi tornare bambina ed essere cullata ed amata con affetto e poter avere tutto quello che la mia vita mi ha tolto, la tua presenza, il tuo amore. Ho lottato contro ogni controversia da parte di chi ha sempre cercato d'impedirmi d'avere contatto con te, superando con difficoltà l'odio e la violenza inflittami. Forse a dispetto di tutto, sono solo curiosa di comprendere il tuo mondo, la tua vita, il tuo modo d'essere, le tue capacità nell'essere padre che per nulla al mondo avrei voluto perdere. Ho numerosi difetti ma anche pregi, odio la gente falsa, sono vendicativa ma non sempre, a volte dico cose che poi mi pento, anche nei miei pregi non sono da meno. Sono sensibile ed altruista inoltre amo con il cuore. Spesso mi hanno gridato in faccia d'assomigliarti, beh! se tutto quello che dicono fosse vero, ne sono orgogliosa d'esserlo. Da bambina t'ho cercato nei miei sogni apparivi come un cavaliere errante sguainando la spada salvandomi dalla strega cattiva e dal mostro nero, poi con il crescere ho cominciato a non credere più ai sogni, visto che non sei mai venuto. Qualcosa stava certamente cambiando in me, vedevo la realtà, era come un bivio che ci divideva, il destino aveva il suo ruolo ma non il mio amore per te. Forse sto solo dicendo un sacco di stupidaggini, vorrei che tu capisca quanto ti amo e t'amerò ancora. Forse un giorno ti rivedrò, chissà sarà il giorno giusto, ed io aspetterò .
TI VOGLIO BENE PAPA'