" ... sempre la solita storia. Tutto e tutti s'affaccendavano per vivere il loro presente coniugato al futuro mentre lui continuava a cercare, frugare, rovistare, un passato che già altre volte gli aveva regalato sorprese, a volte gradite e altre non.
Ogni giorno era l'inizio di un'avventura che doveva vivere in prima persona ma non se l'era mai sentito di comportarsi come se fosse lui un creatore, spesso aveva preferito lasciarsi guidare da una terza persona che, forse, conosceva troppo poco ma di cui, eppure, si fidava.
Erano trascorsi anni da quando aveva permesso a questa terza persona di guidarlo poi, tutto in un momento, la prima persona si stancò e decise di prendere in mano le redini della propria esistenza senza sapere quanto fosse difficile ritrovare un punto di equilibrio nella retta che univa l'infinito vivere all'infinito morire.
Lui voleva provarci e non gli interessava se tutto ciò avrebbe significato perdere e perdersi, per troppo tempo s'era nascosto dietro a un'ombra instabile che assorbiva radiazioni che la stavano mutando in un mostro.
Lui si sentiva quel mostro ma sentiva anche che poteva fare ancora qualcosa prima di succhiarsi il sangue dalla propria giugulare ormai non più florida di opportunità.
La sua immagine, riflessa in uno specchio, era quella che si poteva definire un semplice contorno, una linea appena abbozzata, che solo una vista più attenta poteva darle la forma di un viso."