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Infection - Parte 2
Passarono all'incirca 10 minuti, quando i tre infetti si alzarono e si guardarono intorno, era come se stessero annusando qualcosa
pensai subito che avessero capito che ero lì, in quel momento ero agitato e non sapevo cosa fare
ero del tutto vulnerabile alla loro potenza, ma ad un tratto gridarono, come se stessero morendo
e subito dopo si misero a scappare tutti e tre nella stessa direzione, scomparendo nell'ombra.
Aspettai per 5 minuti e poi mi alzai lentamente, guardandomi intorno, in caso erano nei paraggi, ma non c'era nessuno
così mi misi lo zaino sulle spalle e continuai a camminare lentamente tra gli alberi.
C'era qualcosa di strano in tutto questo, mi sentivo in pericolo, come se qualcosa dovesse accadere
e mentre camminavo, vidi un'auto, ma siccome era buio e non si vedeva praticamente nulla
mi abbassai e mi avvicinai con tutta calma, mentre mi guardavo intorno e notai fin da subito
che c'era molto sangue, anzi moltissimo, ed era fresco ma non c'era nessun cadavere
e sapendo questo mi agitai e cercai di rimanere calmo, mentre la paura mi stava assalendo.
Lentamente indietreggiai, e mentre lo facevo urtai col piede destro su qualcosa
mi girai di scatto e vidi il cadavere di un uomo che copriva tra le braccia una bambina.
Rimasi li per pochi secondi, senza parole, era una scena davvero orribile, davvero triste
ma notai che non erano morti per causa degli infetti, ma erano stati picchiati a sangue, quale mostro poteva fare tutto ciò?!
picchiare una bambina.
Forse l'uomo accanto a lei che copriva tra le braccia la bambina era sua padre?! credo proprio di si
non potevo lontanamente immaginare il dolore che a provato suo padre, non riuscendo a difenderla
l'impotenza di non riuscire a fare niente per la sua bambina
nessun padre al mondo vorrebbe vedere sua figlia morire in questo modo.
Ma il mondo in cui viviamo ora, sopravvive solo il più forte, non c'è spazio per i deboli
chissà quante famiglie sono morte nello stesso modo, quante vite spezzate per nulla
solo per il divertimento di alcuni bastardi, che amano fare queste cose.
Era così triste pensare a tutto ciò, e sapevo che non potevo fare nulla per cambiare le cose
mi sentivo così piccolo e impotente, ferito nell'anima, e sapevo che questa scena orribile
me la sarei portato con me per tutta la vita, fino alla fine dei miei giorni.
Ad un tratto sentì un rumore provenire da dietro il cespuglio, mi girai e guardai in quella direzione
e subito dopo qualcuno mi colpi da dietro con un'fucile e persi i sensi, ma prima di perdere del tutto i sensi
vidi un uomo incappucciato che disse
<<pensi che sia stato lui a fare questo schifo?! Santo cielo>>
e lentamente persi del tutto i sensi, ero in balia di quei uomini, potevano anche ammazzarmi, e divertirsi nel farlo
non sapevo cosa mi sarebbe successo, ma se era giunta la mia ora, l'avrei accettato senza esitazioni.
Apri gli occhi lentamente e la prima cosa che vidi era un uomo di colore che mi guardava, facevo fatica a guardare
finchè l'uomo disse
<<bentornato nella realtà, pezzo di merda!>>
disse questa parole come se fosse schifato per qualcosa, ma cosa?!
così mi alzi dal letto e gli dissi
<<dove mi trovo?! chi sei tu?!
l'uomo mi guardò e mi punto il dito e disse
<<se fosse stato per me, ti avrei ammazzato senza esitazioni>>
l'uomo si girò e mise apposto dei bicchieri e con un tono schifato disse
<<come puoi uccidere un padre ed una figlia, così, senza rimorsi>>
<<sei un fottuto assassino! E non ti voglio più vedere qui!>>
l'uomo si girò e mi guardo negli occhi, come un segno di sfida, ma io non sapevo di cosa parlava
finchè non capì che lui pensava che io avevo ucciso il padre e la figlia, come poteva pensare questo di me
non aveva nessun'arma con me, ne mazze ne pistole, nulla.
Così gli dissi
<<io non ho fatto niente, lo giuro. Lo trovati lì ed erano morti, non sono stato io a ucciderli>>
l'uomo si avvicino a me e disse
<<certo, ormai tutti dicono che non centrano nulla, che non sono colpevoli!>>
vedevo nei suoi occhi che era colmo di rabbia, e che qualcosa lo tratteneva dall'esplodere completamente
e continuò a parlare dicendo
<<perchè non hai preso quello che dovevi prendere senza che li ammazzavi!>>
<<ha giusto, è vero. Ti sei divertito nel farlo, li hai torturati, e poi lasciati in fin di vita>>
<<anche se Carson dice che tu non centri niente, ed eri lì di passaggio>>
<<ma io non gli credo, e tu sei un fottuto assassino! un pezzo di merda!>>
mentre l'uomo stava parlando, entrò dalla porta un tizio con un capello con su scritto i love america
non so come, ma quel cappello mi colpì molto, mi fece ricordare la vecchia america, i vecchi stati uniti.
Subito dopo questo tizio disse
<<ti vuoi calmare Trevis, non è lui l'assassino. Stai calmo, adesso vai a bere qualcosa al bar di sotto.>>
l'uomo che si chiamava Trevis senza dire una parole, mi guardò male e andò via
subito dopo questo tizio misterioso chiuse la porta con calma si girò e mi disse
<<cosa ci facevi lì? in piena notte.>>
io gli disse semplicemente la verità
<<ero con un gruppo che avevo trovato due giorni fa, stavamo andando alla base nordista, finchè non sono svenuto ed o perso
i sensi per il caldo. Mi sono svegliato dopo 4 ore, ed ho trovati tutti i miei compagni morti, fucilati.>>
Mentre stavo parlando l'uomo sembrava ascoltare con attenzione tutto quello che stavo dicendo
facendo avanti e dietro, con le braccia conserte
<<all'inizio non stavo capendo niente, ma poi ho capito che erano stati i Marchiati ad uccidere i miei compagni
e a prendere le poche armi che avevamo. Così ho preso tutta la roba dagli zaini dei miei compagni e lo messi nel mio zaino.>>
All'improvviso il tizio interruppe e disse
<<non voglio sapere tutti i dettagli, e nemmeno se durante il tragitto sei andato in bagno, voglio sapere cosa ci facevi lì!>>
Capì che le cose non si stavano mettendo bene
<<ero scappato da alcuni infetti quando mi sono imbattuto... insomma. Quando ho visto i due cadaveri... era una scena triste>>.
Il tizio mi guardò e mi disse
<<triste?! già. Molto triste, e tu sei fortunato, che ero lì e non ti ho ucciso, pensavo che fossi stato tu. Ma non avevi armi con te
visto che i due sono stati picchiati a sangue con un martello e lasciati in fin di vita lì, in una pozza di sangue.
L'uomo che era morto era il padre della bambina, che era sparita da 4 giorni, e viveva con noi, era così disperato
che è andato a cercare sua figlia la fuori da solo. E pare che l'abbia trovata, e le Iene hanno trovato loro, beh, alla fine sai come è andata.>>
quando sentì il nome delle iene, sapevo che ero stato fortunato a non averli incontrati prima
quelli prima ti ammazzano e poi si chiedono chi eri, tipi brutali ma non svegli.
Così dissi
<<come sai che sono state le iene ad ucciderli?!
E l'uomo rispose
<<semplice, quando ammazzano una persona lo fanno sempre con il loro martello con su disegnato una iena
Eric e sua figlia riportavano sul corpo i segni che lascia il martello sulla pelle, il segno della iena.>>
Poco dopo l'uomo si sedette sulla poltrona e si mise comodo, mi guardo e disse
<<dimmi una cosa, hai visto i marchiati? com'erano?>>
<<beh praticamente sono svenuto, non gli visti nemmeno arrivare>>
l'uomo si guardò intorno e disse
<<sei un tipo fortunato, ma io penso che quelli che hanno ucciso il tuo gruppo non erano i marchiati.>>
<<cosa vuoi dire?!>>
L'uomo si alzò, prese due birre dal frigorifero e mi disse
<<tieni, questa ti farà bene.>>
Presi la birra e la stappai, stessa cosa fece lui e gli dissi
<<grazie, perchè credi che non siano stati loro?>>
<<i marchiati sono conosciuti come spietati killer professionisti, persino i Farmer li temono e ho detto praticamente tutto.>>
<<allora chi può essere stato?>>
<<secondo me i Farmer stesso, anche se tu mi hai detto che tu e il tuo gruppo, eravate vicino alla base dei marchiati, giusto?>>
<<sì, eravamo praticamente a 200 metri dalla base>>.
<<allora è davvero strano, i marchiati non lasciano mai nessuno in vita, questo può significare che non sono demoni e che non hanno
nessun potere paranormale, ma sono esattamente come noi, semplici umani.
Mentre parlava vedevo che era molto dubbioso su quello che stava dicendo, per lui i marchiati erano come essere immortali
potenti e letali, sinceramente non sapevo se lui aveva ragione o meno, sapevo solo una cosa, che dovevo stare lontano
da quei tizi e tutto sarebbe filato liscio.
Dopo circa 15 minuti di sana chiacchierata, l'uomo si presentò e mi disse che si chiamava Bob Carson, le persone normali
prima di parlare si presentano, ma lui era diffidente verso gli sconosciuti, ma aveva qualcosa di misterioso, qualcosa di strano
ammetto che mi stava simpatico, non mi piacciono i tipi troppo esaltati e allegri, perchè io sono l'esatto opposto
triste e depresso, vedo sempre le cose con l'ottica del pessimismo, forse perchè non sono mai stato felice, e non so nemmeno
come ci si sente ad esserlo.
Carson mi disse di seguirlo che mi avrebbe presentato gli altri, e io lo seguì, e uscimmo dalla porta, scendemmo le scale e
proseguimmo per un breve corridoio, dopo di che Carson aprì porta e mi ritrovai nell'accampamento dei Nordisti,
si, era proprio quello, me lo ricordavo bene, che strano però, svenire e riprendere i sensi proprio nel luogo dove ero diretto
questa si che è fortuna, subito dopo Carson disse qualcosa
<<era qui che eri diretto giusto?! allora benvenuto nella base dei nordisti. Sai ragazzo, sei un tipo fortunato
ma prima o poi la fortuna finirà, e quando quel giorno arriverà, beh, tieniti pronto.>>
<<beh, grazie del consiglio.>>
<<seguimi ragazzo.>>
Camminammo tra gli abitanti dell'accampamento nordista, c'erano bancherelle ovunque, gente che parlava, bambini che giocavano
il tutto difeso da enormi barricate in cemento con 4 torri che difendevano l'accampamento, e sopra di essi cerano molti soldati.
Sembrava una vera e propria fortezza, la gente non sembrava per niente preoccupata dei pericoli fuori dalla mura
si sentivano protetti e al sicuro, e questo gli bastava per essere felici.
Ero finalmente arrivato all'accampamento, dove dovevo incontrare Federic White, un mio vecchio amico d'infanzia
mi disse che aveva scoperto qualcosa sul virus che a trasformato la gente, in letali infetti, ed ero curioso di scoprirlo
ma prima però dovevo seguire Carson e fare la conoscenza dei suoi amici.
Arrivammo vicino ad una catapecchia, tirata su con delle assi di legno improvvisate, entrammo dentro e c'erano 3 uomini
uno era il tizio di prima, l'altro aveva i capelli ricci lunghi con una barba sfatta, e l'altro ancora aveva in cicatrice sul labbro destro
e aveva una cresta e il pizzo annodato con un elastico rosso, quest'ultimo faceva veramente paura era alto quasi 2 metri ed era un armadio.
Carson mi presentò a gli altri e feci la conosceva di tutti 3, il primo si chiamava Trevis, il secondo Eddy, il terzo Ronny,
a Trevis non gli stavo simpatico e lo notai subito, mentre a gli altri due non sembrava importare un cavolo di me, meglio così.
Carson ci disse di sederci intorno al fuoco, che doveva dire qualcosa di importante
<<come sapete ho trovato Brad affianco a Eric e a Sofia>>.
Notai che tutti e 3 si stavo agitando e si stavano guardando tra di loro
<<ma non l'ha uccisi Brad, era solo di passaggio, stava venendo al nostro accampamento quando a visto i loro cadaveri.>>
subito dopo Ronny disse
<<il signorino adesso è un santo, quanto ti a dato per farti stare zitto EH! Carson.>>
<<se tu sapessi ragionare Ronny, capiresti che era senza armi quando lo abbiamo trovato, non aveva nessun martello da iena.
Ed Eric e sua figlia sono stati uccisi con un FOTTUTO MARTELLO!>>
Carson stava perdendo la ragione, e subito dopo Eddy disse
<<c'ero anch'io ieri con Carson, ho visto il ragazzo che era in piede fermo come una statua, e non aveva niente con se.
Poi io gli sono andato di dietro e credendo che fosse lui l'assassino, lo stordito con il calcio del fucile.>>
Trevis era lì che stava ascoltando in silenzio, si vedeva dalla faccia che non sapeva se credere o meno a Carson
subito dopo Ronny rispose
<<ma certo, adesso Eric si ammazza da solo insieme a sua figlia, li ha uccisi lui!>>.
Carson rispose.
<<ma la capisci la parola "fottuto MARTELLO DA IENA"?! prima di sparare stronzate e accuse senza fondamenta
guarda prima le cose come stanno e poi puoi fare le tue FOTTUTISSIME ACCUSE!>>
Ronny mostrò un sorriso e disse
<<va bene, forse hai ragione... ma io dico di ucciderlo.>>
appena sentì quella parole mi prese il panico, mentre Carson disse
<<qui non uccidiamo nessuno, non siamo come quei schifosi bastardi delle iene, non uccidiamo per divertimento.>>
Ronny si rivolse a me e mi disse prendendomi in giro
<<sei contento piccolo bastardo?! ora puoi leccargli il culo!>>
Confesso che stavo per farmela addosso, vedere un uomo alto quasi 2 metri largo quanto un armadio dire questo cose
beh, c'era veramente da farsela addosso.
Poco dopo Carson disse
<<adesso che abbiamo chiarito le cose, d'ora in poi Brad può restare con noi.>>
E subito dopo Trevis disse in modo offensivo
<<visto che stiamo perchè non lo facciamo entrare nel reparto pattugliatori, magari troverà altri corpi e dira che non è stato lui ad averli uccisi.>>.
Ronny e Eddy scoppiarono a ridere, mentre Carson non accennava nessun sorriso, e subito dopo disse
<<buona idea, magari può aiutarci.>>.
E Trevis rispose
<<dici sul serio?! ma cazzo! è appena arrivato, potrebbe essere una spia o non so che.>>
<<quello che so mi basta, e portategli rispetto.>>
Carson si alzò si sistemò il cappello e disse
<<se non avete altro da dire, potete tornare al bar>>.
Tutti e 3 si alzarono mi guardarono e andarono via, mentre Ronny mi disse abbassa voce passandomi accanto
<<un giorno di questi ti ammazzerò, starne certo.>>
Sapevo che diceva sul serio, ed era meglio stargli alla larga.
Mentre i 3 uomini andavano via, Carson mi disse
<<non dare retta a quello che dicono, sono un branco di idioti. Se ti serve un letto dove dormire, vai alla taverna chiamata No Farmer
e parla con Isabella, digli che ti mando io e che ti serve un letto per dormire.
<<grazie.>>
<<adesso vai a riposarti, ci vediamo domani.>>
Detto questo Carson andò via, verso la torre a Sud-est ed io rimasi solo in quella catapecchia, che poteva venir giù da un momento all'altro.
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