Occhi castano-verdi intensi, capelli castano mossi raccolti con delle mollette da capelli sotto una cuffietta bianca, Cinzia, 16 anni o poco più, ricorda la Florence Nightingale di una volta.
Cinzia non avrebbe mai immaginato un giorno, di doversi scontrare con la dura realtà della malattia.
Ma eccola lì, a muoversi con cautela nei meandri di una corsia d'ospedale, intimorita ed impaurita di quella nuova esperienza di vita... Il tirocinio.
Quel giorno a Cinzia, venne dato il compito di occuparsi del rifacimento dei letti e dell'igiene personale dei pazienti.
Si avvicinò al letto di una vecchietta per aiutarla a mettersi in ordine.
Nell'aprire il cassetto del comodino si accorse che era vuoto, aprì gli sportelli, ma non c'era nulla il comodino era completamente vuoto.
Guardò la nonnina, le strizzò un occhio sorridendo e le disse: << torno subito >> .
Al suo ritorno aveva in mano un pettine con delle garzine infilate fra i denti, una saponetta, un telino, un collutorio, una bacinella, un'arcella ed un bicchiere con dentro dell'acqua.
Pian piano cominciò a lavare il viso e le mani della nonnina, facendo attenzione a non farle male ed infine, la pettinò.
La vecchietta soddisfatta, con un sorriso tirò fuori le uniche 5000 lire che conservava nel reggiseno per darle a Cinzia.
Grazie disse Cinzia, ma non posso accettarli.
Se non li prendi mi offendi rispose la vecchietta.
Cinzia lo sapeva, aveva fatto una promessa a se stessa il giorno che suo nonno morì.
Non poteva prenderli, ma cosa poteva fare per non offendere la dignità di quella povera vecchietta che la supplicava di prenderli?
In quel gesto c'era solo amore, allora Cinzia fece un sorriso alla vecchina e poi accetto i soldi con un grazie.
Il mattino seguente Cinzia si recò al letto della vecchietta con una borsa della spesa, dentro c'erano una spazzola, una saponetta con il suo portasapone, uno spazzolino, un dentifricio, una crema, dei fazzoletti di carta e dei tovaglioli.
Mise tutto nel comodino della vecchietta ed andò a prendere un telino, un catino con dell'acqua ed un'arcella.
Come il giorno precedente la lavò e la pettinò e dopo averle tagliato le unghie e messo la crema la saluto con un bacio.
Fra di loro un sorriso.
A domani disse Cinzia.
A domani rispose la vecchietta.
Quel giorno Cinzia, tra tirocinio e scuola, arrivò a casa stanca, la sua giornata non era ancora finita, l'aspettavano i compiti, e quando finalmente si adagiò sul letto per dormire, sorrise felice.