Sono le due dì notte e continua a cercare qualcosa nella sua stanza. Senza sosta, continua a scrutare ogni angolo della stanza, in cerca di quel qualcosa. L'orologio prosegue con il logorroico ticchettio. Gli sembra di impazzire. Basta, la ricerca non sarà portata a termine, non lì per lo meno.
Adirato prende pantaloni, scarpe e sigarette messe da parte un paio d'ore prima e scappa di casa facendo attenzione a non fare il minimo scricchiolio, per paura di svegliare i genitori.
Inizia a camminare con in contro il fresco vento notturno convinto di andare nella direzione dove avrebbe potuto porre fine alla ricerca precedente iniziata.
Sì siede sul gelido marmo delle panchine in piazza e aspetta. Estrae filtrino, cartina, pueblo e (poco dopo) accendino e inizia a mixare, nei suoi polmoni, quella calma aria gelida al sapore del fumo.
I lampioni iniziano a porgli domande e lui a rispondere con carta e penna.
Frase, a capo, virgola, punto.
Ormai sono quasi le quattro. Prende tutto quanto e torna a casa soddisfatto.
Finalmente l'ha trovato.