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L'amore come uno scontrino
Troppo facilmente si butta l'amore come lo scontrino del supermercato.
La vita va di fretta e se una cosa non va si cambia: è meglio eliminarla.
Non importa se è una moglie, un figlio o un genitore, non ci si ferma a riflettere.
L'istinto prende il sopravvento.
Forse qualcuno ha insegnato ai figli che l'amore è come un gioco e quando è vecchio o logoro lo possiamo buttare o distruggere.
Mia nonna raccontava della sua bambola di pezza. Rotta e malconcia la teneva sempre con sé come una figlia. La cuciva se era rotta, le faceva un vestito nuovo e la stringeva, quando pensava che avesse freddo o si sentisse sola. Le dava amore, anche se non ne conosceva il significato. Quando la madre ha buttato la bambola, ormai ridotta in pezzi, ha sentito il cuore stringersi in una morsa di dolore e si è sentita perduta.
Rotto e malconcio può essere anche l'amore, spezzato come un filo d'erba, ma degno di essere chiuso nel ricordo. E se l'amato se ne va, bisogna lasciarlo andare, rinunciare al giocattolo preferito che ha scelto un altro bimbo con cui giocare.
L'amore non è un giocattolo di proprietà.
Lo scontrino non si butta senza guardare quello che è stato acquistato nel tempo.
Sacrifici, conquiste difficili, condivisioni.
All'inizio l'amore travolgente ha rubato l'anima e il corpo, fissati in un contratto,
che giace stracciato come un foglio ingiallito senza valore.
Non c'è il tempo di sedersi e ascoltare.
Nessuno chiede all'altro:
Perché il cuore non batte più?
Perché non ci prendiamo più per mano?
L'amore è un lavoro di squadra.
Le mani forgiano insieme il vaso della vita in due.
... e, all'improvviso, tra due persone che si sono amate si alza un muro, invalicabile, indistruttibile.
Nessuno dei due cerca di salire perché a piedi nudi è difficile trovare un chiodo
a cui appoggiarsi.
Non si sgretolerà quel muro, è di cemento, costruito con gli insulti, le cattiverie, le parole
dette senza riflettere, che lo hanno reso ancora più duro.
Ci sono persone che non vogliono abbatterlo per tentare un dialogo ma che aggirano l'ostacolo solo per riavere il gioco perduto, a tutti i costi.
Il dialogo tra sordi prevale e i chiodi si conficcano sempre più a fondo.
L'amore...
non si paga
non è un vestito vecchio da buttare.
L'amore...
è il cibo della vita
è l'acqua che disseta
è linfa dell'anima.
E se l'amore finisce?
Lui saprà rinunciare alla sua donna?
Cercherà altrove la risposta alla sua sete?
O coprirà d'odio la fonte del suo turbamento quotidiano?
"Sei tu, piccola mia, la vita, la soluzione ai miei problemi esistenziali.
Non so vivere senza di te, senza il mio giocattolo preferito.
Io devo vincere a tutti i costi, non so rinunciare al mio ruolo di protagonista.
Viva o morta sarai solo mia e per sempre."
farnetica il reietto, che non trova respiro, senza di lei.
Allora, si munisce di coltello, di acido, di pistola.
Nulla sarà d'ostacolo alla follia. Finiranno insieme in una scatola di latta l'uno e l'altra.
Non c'è ragione, non c'è sentimento, nessuna pietà.
Dove è finito l'Amore?
Sì, proprio quello con la A maiuscola, calpestato, violato, annullato come lo strappo di uno scontrino.
I chiodi penetrano sempre di più nella carne.
La storia ci insegna la fine.
Non c'è domani nella vita
di chi pretende
di chi non si arrende
di chi non sa respirare prima di agire.
Il vortice è una spira che non dà scampo
l'amore finirà in un pozzo profondo
indegno di un rapporto sincero.
Il rispetto si impara fin da bambini
la soluzione è nelle nostre mani,
mani di madri senza spine.
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0 recensioni:
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Paola il 13/06/2014 21:25
bello e di forte attualità: ci si lascia per poco, fino a quando invece una relazione fatta di minaccia e di alzate di mani finisce in tragedia. E quello è amore malato, fatto di odio e di pazzia.
- Stesso pensiero di Loretta Margherita. Bellissima riflessione.
- molto bello complimenti