La casa mia sognata distesa sul mare è scomparsa
Tolgo le idee e l'immaginazione per un tavolo di pietra lucida, abbattuto l'albero di pesco, rimesso a nuovo il balcone immenso, e tanti ciottoli per il vialetto d'ingresso bianco e il Signore sa cosa, ciò messo dentro.
Non è più la mia casa. Sono trascorsi anni e lustri. L'ultima volta che ho chiuso quella porta non avevo ancora aperto nessuno spazio per la memoria.
Chissà se tu sai come si è trasformata quella casa, per chi è divenuta il luogo delle vacanze dove costruire nuovi ricordi e invitare gli amici o crescerci i sogni.
Chissà se hanno tinto le stanze della salone o deciso di dare nuova destinazione d'uso all'armadio a muro
Mi è vuoto quello spazio lontano, fatto di momenti e fantasie.
Guardarla dall'alto, vederla cambiata attraverso l'occhio della memoria, mi annuvola la mente.
In altro tempo, poi troverò anche la voglia per tornare là e spiarla da lontano,
per ridarle colori nella mente e fuori dal giardino di rose.
Solo un istante, senza farmi scorgere da nessuno.
E ancora poi troverò anche un buon slancio per scegliere una nuova casa e nutrire l'acuta certezza di rinnovare il piacere di trascorrere un po' di tempo al mare, fuori stagione e fare nuovi sogni
Perché, all'ultimo, è il senso dell'attesa che mi tiene e cinge, la non logica fede che possa arrivare qualcosa, qualcuno, un non ben precisato anelito per una precisa capacità di resistenza, seppur passiva.
Ecco il mio desiderio, in questo giorno di speranze e fantasie.