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La brutta fine del Dottor Paolini

"Lo sà, che il suo stile, dico alla lontana, con tutto il rispetto per l'Autore... mi ricorda Vasco Pratolini? E poi talvolta quel suo descrivere, mediocre si intende, ha un che di Luigi Pirandello... e forse anche di un moderno contemporaneo, ma qui probabilmente stò volando troppo alto, ho appena letto di sfuggita le sue cartelle, sà... per gli autori emergenti non abbiamo tempo, sopratutto quelli autodidatti sconosciuti come lei che pubblicano avanzatempo, senza un idea precisa se non talvolta quella di scrivere per far riflettere, dico riflettere! Che cosa assurda oggi, oserei dire eversiva, su cose anche astruse, di cui non si capisce il senso...
"Quindi quello che scrivo io secondo lei non ha senso? Ma ha letto quello che io scrivo?


"Ma certo, la mia non è una critica nei suoi confronti, lei, con il suo modo di scrivere talvolta dà come delle pennellate descrittive simili anche ad autori contemporanei, come ad esempio Stefano Benni, Stephen King, ma non ha un suo stile, un impronta filologica precisa come scrittore anche futuribile, fruibile tramite notebook, i phone, e-book.. non ha le poppe, non è personaggio.. capisce? Per essere autori oggi si deve avere una personalità forte, appartenere ad una élite, seguire una corrente precisa, scrivere su giornali che purtroppo sono sempre più rari, di critica letteraria, avere una laurea in letteratura, un master in lingue antiche o moderne oppure aver partecipato a che so, un talk show per minimo tre serie di seguito su imbeccata di uno che ti raccomanda a un grande della televisione, o aver assassinato qualcuno in modo davvero atroce, e scrivere le memorie sulla propria redenzione... Per l'amor di Dio, ci sono anche autori dalle spalle larghe, ne sono rimasti pochi...


"Quindi ne deduco che sia il caso di lasciar stare le mie velleità di scrittore, non valgo una cicca...
"Ma come. Pure una sigaretta, mezza accesa e non di marca, che dà l'idea della sigaretta ma non se la fuma nessuno...
"Anche perchè il fumo fa male..
"Eh, già già. Tra l'altro non ricordo il suo nome, sa... mi son passati talmente tante cart..
"Si, tante cartelle sotto mano, ho capito, io mi chiamo Giacomo.
"Giacomo, bel nome, ah ah, di stampo classico... e di cognome?
"Leopardini..."
"Non mi dica!! I casi della vita. Un autore insulso come lei con un cognome vicino, dico vicino, non uguale ma alla lontana, il "ni" lo differenzia, di un grandissimo della letteratura italiana, si giri un pò... pure la gobba... ah ah ah ah! Gli somiglia anche di viso... e mi dica Signor Leopardini, cosa fa nella vita?!"
"Sbrano i ricercatori di case editrici di autori emergenti, sono il risultato di un incrocio tra un uomo e un leopardo, per di più disoccupato..."
"Ah!"

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