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Tosca (riduzione teatrale)
TOSCA (COPIONE)
ATTO I
1. SCENA:
ANGELOTTI: Ho tanta paura, spero non mi scoprano, sono stato console della repubblica romana ma se mi trovano sono guai. Finalmente sono arrivato alla Chiesa di Sant'Andrea della Valle, come stabilito troverò rifugio nella Cappella Attavanti dove riposano i miei avi, poi potrò proseguire verso la salvezza. Eccola lì, la chiave, posso entrare.
SACRESTANO: Quanti pennelli qui dentro, tutti sporchi, disordine, la Chiesa è luogo di preghiera, un rumore, forse è tornato il pittore, no no meglio pregare (recita l'Angelus)
CAVARADOSSI: (Scopre il quadro di Maria Maddalena e si rivolge al sacrestano): Che fai?
SACRESTANO: Sto recitando l'Angelus. Ma quella Maria Maddalena dagli occhi azzurri io la conosco!!! Sì, certo una donna devota che passa spesso da qui per pregare.
CAVARADOSSI: Non posso negarlo, non la conosco ma l'ho spiata e l'ho dipinta a sua insaputa. Le donne son tutte belle anche se la mia amata Floria ha gli occhi neri.
SACRESTANO: Scherza coi fanti e lascia stare i santi.
CAVARADOSSI: L'arte porta a confonder la bellezza ma amo solo Floria Tosca.
SACRESTANO: Scherza coi fanti e lascia stare i santi. Io me ne vado. (scandalizzato si fa il segno della croce). (poi guarda un paniere pieno): Fa digiuno di penitenza, maestro?
CAVARADOSSI: No, non ho fame.
2. SCENA:
CAVARADOSSI: (sente qualcosa): Chi c'è là dentro?
ANGELOTTI: (Si ritrae nella cappella per evitare di essere scoperto ma riconosce il pittore suo vecchio amico) Voi Cavaradossi, il Cielo vi manda!! Non mi riconoscete? Le sofferenze patite in prigionia, mi hanno cambiato così tanto?
CAVARADOSSI: Angelotti, siete voi? Il console della repubblica romana ormai scomparsa!!!
ANGELOTTI: Si, ero rinchiuso in Castel Sant'Angelo e ora sono qua, ho bisogno di aiuto.
CAVARADOSSI: Disponete di me!
TOSCA: Mario!!
CAVARADOSSI: Nasconditi Cesare amico mio, è la mia donna, Floria, è molto gelosa. Tra poco la mando via!
Eccomi Floria!
ANGELOTTI: Sono allo stremo delle forze, non ce la faccio più!
CAVARADOSSI: (in tutta fretta gli passa il paniere) Mangia questo! Nel paniere troverai cibo e vino.
ANGELOTTI: Grazie!
3. SCENA:
TOSCA: Marioooooo!!
CAVARADOSSI: (finge calma) Eccomi! Sono qui!
TOSCA: Perchè stavi chiuso?
CAVARADOSSI: Ordine del sacrestano.
TOSCA: Ho sentito qualcosa, con chi parlavi?
CAVARADOSSI: Con te.
TOSCA: Ho sentito altre voci e rumore di passi, con chi eri? Una donna?
CAVARADOSSI: Ma no, sbagli.
TOSCA: Non negare in Chiesa davanti alla Madonna.
CAVARADOSSI: Amo solo te.
TOSCA: Stasera canto in Chiesa per festeggiare l'esito della battaglia di Marengo, poi andremo nella nostra casetta.
CAVARADOSSI: Sono contento e tanto!
TOSCA: Dillo di nuovo!
CAVARADOSSI: Tanto!
TOSCA: Lo dici male. Io conto i minuti di ritrovarmi con te nella nostra casetta (lo abbraccia)
CAVARADOSSI: Anche io ma lasciami al mio lavoro.
TOSCA: Mi mandi via? Cosa dipingi? Chi è quella bella donna dagli occhi azzurri ritratta nel dipinto?
CAVARADOSSI: La Maddalena.
TOSCA: Troppo bella e mi sembra di conoscerla, quegli occhi celestini, uhm, è l'Attavanti! La conosci? E l'ami!!!
CAVARADOSSI: L'ho vista per caso e l'ho ritratta, ma non la conosco
TOSCA: Aaaah la civetta!!! Giura che non la conosci!!!
CAVARADOSSI: Giuro! Non la conosco e i tuoi occhi neri non si possono paragonare ai suoi.
TOSCA: Ti credo, ma correggi il colore degli occhi allora e falli neri!
CAVARADOSSI: Amo solo te, ti dico ma ora fammi proseguire.
TOSCA: Quanta fretta, uhm ti credo ma falle gli occhi neri!!!
4. SCENA:
ANGELOTTI: Siamo soli ora?
CAVARADOSSI: Ora sì, cosa volete fare per salvarvi?
ANGELOTTI: Rimanere al riparo con gli abiti donati da mia sorella ma poi fuggire via dallo Stato (mostra un ventaglio). Appena farà buio mi vestirò e scapperò via. Mi cerca il capo dei gendarmi Scarpia.
CAVARADOSSI: Scarpia!!! Scellerato!!! Lo conosco, si finge bigotto ma è un gran libertino, vi aiuterò!. Uscendo fuori dalla cappella, c'è un orto, ti puoi sfamare e più in là una villa che appartiene a me, ripara lì dentro! Ecco la chiave, poi arriverò anche io. Non importa indossare gli abiti femminili, l'oscurità aiuta, nessuno ti vedrà.
ANGELOTTI: Oh il cannone del castello
CAVARADOSSI: Sei scoperto, Scarpia ha mandato i suoi uomini
ANGELOTTI: Qualcuno si avvicina
CAVARADOSSI: Se ci attaccano, battaglia!!!
5. SCENA: (Chiesa invasa dai cantori)
SACRESTANO: È arrivata la notizia dell'esito della battaglia di Marengo, con i cantori festeggeremo a Palazzo Farnese e Floria Tosca canterà da par suo. Grande fiaccolata!! Uscite dalla sacrestia, viaaaaa!!!
(Entra Scarpia)
SCARPIA: Niente baccano qui, Spoletta, mio fido, setaccia dappertutto, dobbiamo ritrovare Angelotti, tu sacrestano, dimmi quel che sai!!!
SACRESTANO: Nulla! La cappella Attavanti è aperta e c'è una seconda chiave con un paniere vuoto, un ventaglio.
SCARPIA: Porta lo stemma degli Attavanti, la marchesa lo ha favorito, più in là un dipinto, ma sì, è lei, proprio lei, chi ne è l'autore?
SACRESTANO: Il pittore Mario Cavaradossi, strano che il paniere sia vuoto, il pittore non ha mangiato.
SCARPIA: Ho capito tutto! C'entra anche il pittore! Ha aiutato il console nella fuga e lo ha sfamato!!!!
6. SCENA:
TOSCA: Marioooooo
SACRESTANO: È scappato via.
TOSCA: Mi ha ingannata? Mi ha tradita? Noooo
SCARPIA: Siete una pia donna, segnatevi con l'acqua benedetta. Non siete come altre che fanno tresche e poi si travestono da Maria Maddalena.
TOSCA: Comeeee? Ci sono prove?
SCARPIA: Le ho, ecco il ventaglio con lo stemma Attavanti
TOSCA: Dov'era?
SCARPIA: La' qualcuno lo ha perso in una precipitosa fuga d'amore
TOSCA: Lo stemma!!!
SCARPIA: L'ho beffata (sottovoce) Perchè piangete signora? Vi consolo io.
TOSCA: Voglio coglierli sul fatto, forse in villa
SCARPIA: Non si dice in Chiesa!!!
TOSCA: Dio mi perdonerà, piango.
SCARPIA: Non temete, rassicuratevi, ci penso io. Ora uscite.
Tosca esce.
SCARPIA: Spoletta, seguila, voglio tutto, giustiziare i colpevoli e avere Tosca tutta per me!!!!
I cantori iniziano il Te Deum.
ATTO II
Palazzo Farnese
1. SCENA:
SCARPIA: Tra poco i miei uomini prenderanno i fuggitivi, il tempo di consumare la mia cena preparatami dal fido Sciarrone. Qui a palazzo appena al piano inferiore inizia una festa organizzata dalla Regina di Napoli Maria Carolina ma la cantante Tosca non è ancora arrivata, la aspetterò.
SCIARRONE: Se vuole passo a prelevarla dopo l'esibizione.
SCARPIA: Certo, le consegnerai un biglietto nel quale la informo che Cavaradossi è mio prigioniero e lei verrà. Mangiare e poi amore, tutto creato per mio piacere.
SCIARRONE: È arrivato Spoletta.
SCARPIA: Fallo entrare, porta notizie.
SPOLETTA: Angelotti non l'ho trovato, c'era il pittore e l'ho arrestato.
Intanto Tosca canta alla festa e al termine sarà ricevuta da Scarpia.
2. SCENA:
Cavaradossi entra ed è scortato da Spoletta e Roberti esecutore di giustizia
CAVARADOSSI: Quanta violenza!
SCARPIA: Sedetevi.
CAVARADOSSI: No. (ascolta la voce di Tosca che canta e si commuove).
SCARPIA: Un prigioniero è fuggito da Castel Sant'Angelo e lo avete aiutato a travestirsi, lo avete sfamato e protetto.
CAVARADOSSI: Non è vero. Le prove?
SCARPIA: Me lo hanno riferito. Non siate irrispettoso e rispondete, dov'è Angelotti? Gli avete dato, travestimento, riparo e cibo, non negate, ve la faccio pagare.
CAVARADOSSI: Non so nulla.
Entra Tosca
TOSCA: Mario tu qui?
CAVARADOSSI: Non parlare o sono morto (sottovoce).
SCARPIA: Devo procedere ai miei uffici, (conduce Mario alla camera della tortura in compagnia del giudice di giustizia). Tosca, rassicuratevi. Ditemi cosa sapete, qual è la storia del ventaglio? Avete trovato la marchesa Attavanti? Chi era con Mario?
TOSCA: No ero gelosa ma senza motivo. Non c'era nessuno.
SCARPIA: Dite la verità!!
TOSCA: Nessuno.
SCARPIA: Cosa dice il prigioniero? Nulla, proseguite, parlerà.
Meglio parlare altrimenti la tortura sarà penosa. Il vostro amante ha un cerchio uncinato che preme sulla sua tempia, dovrà parlare!!!! (si sentono lamenti)
TOSCA: Pietà, pietà. Fatemelo vedere!!!
SCARPIA: Potete salvarlo solo voi.
CAVARADOSSI: Toscaaaa. Non parlare!!!!
TOSCA: Non so nulla (tremante)
SCARPIA: Parlate o vi mostro la sua sofferenza!!!! Aprite la porta e proseguite!!!!
CAVARADOSSI: Vi sfido!!!
TOSCA: Non so nulla, non so mentire (inorridita).
SCARPIA: Confessate, dov'è Angelotti (gemito forte di Mario)
TOSCA: Troppo doloroso, non resisto.
CAVARADOSSI: Zitta, non hai nulla da dire!!!!! (grida forte dal dolore)
TOSCA: Angelotti è nel pozzo, nel giardino!!!!!
SCARPIA: Ufficiale Roberti può bastare.
ROBERTI: È svenuto. Lo porto lì.
Tosca bacia Mario e lui si ridesta
CAVARADOSSI: Hai parlato?
TOSCA: No, tranquillo.
Spoletta però va in giardino.
CAVARADOSSI: Mi hai tradito!!!! (la scaccia)
Entra Sciarrone e riferisce la sconfitta di Marengo
CAVARADOSSI: Vittoriaaa, del martirio non mi curo, Scarpia ti vedrò tremare.
SCARPIA: Portatelo via, la condanna lo aspetta. Voi Tosca no, rimanete qua!!!!
3. SCENA:
TOSCA: Salvatelo!!!
SCARPIA: Voi lo potete!!! D'accordo, parliamone davanti ad un bicchiere di vino di Spagna.
TOSCA: Quanto?
SCARPIA: Niente monete dalle donne. Io voglio altro.
TOSCA: (Piange)
SCARPIA: Aspettavo con ansia questo momento da quando avete abbracciato il vostro amante vi volli mia e ti avrò, in caso contrario Mario non si salverà.
TOSCA: Vile mercato.
SCARPIA: Niente violenza, sei libera ma lui morirà. Ti voglio per me!!!
TOSCA: Viaaaa. Aiutoooo!!!!
SCARPIA: Senti? Il tamburo annuncia l'esecuzione, al tuo Mario resta un'ora di vita.
TOSCA: Ho amato l'arte, le cose belle, l'amore, non ho mai fatto male a nessuno, ho pregato il Signore e venerato la Madonna, ho allietato il cuore con il canto, nel momento del dolore perchè ripagarmi così?
SCARPIA: Deciditi!!!
TOSCA: Ti aspetto, hai vinto.
SCARPIA: Risparmio una vita per un istante che chiedo a te.
TOSCA: Via, fai ribrezzo!
SCARPIA: (si sente bussare) Chi è là?
SPOLETTA: Eccellenza, Angelotti si è ucciso non appena ci ha visto. Per Cavaradossi è tutto pronto.
TOSCA: Lo voglio vivo!!!
SCARPIA: Bisogna simulare, devo far credere che l'esecuzione ci sia stata.
TOSCA: Chi me lo assicura?
SCARPIA: L'ordine che do adesso con voi presente.
SPOLETTA: Ho capito.
TOSCA: Mario voglio avvertirlo io.
SCARPIA: Siamo intesi, lo concedo. Mantengo la promessa.
TOSCA: Non basta, voglio un salvacondotto per partire insieme a lui.
SCARPIA: Come volete. Civitavecchia?
TOSCA: Sì. (prende però un coltello)
SCARPIA: Siete mia (ma il coltello lo colpisce) Muoioooo!!!!
TOSCA: Questo il bacio di Tosca! Muori, è morto e solo ora perdono. (prende il salvacondotto dalle mani di Scarpia e mette due candele vicino a lui e poi un crocefisso che toglie dalla parete per appenderlo al petto.
ATTO III
1. SCENA:
È l'alba ed al primo chiarore si sente un pastore che intona un canto.
Si sente suonare la campana del mattino e Cavaradossi è prigioniero ormai condannato, attorniato da un drappello di soldati, un sergente di guardia e il carceriere.
Al pittore viene notificata la condanna capitale e gli viene chiesto l'ultimo desiderio ad un'ora dalla fucilazione. Cavaradossi chiede di scrivere consegnando un suo anello al carceriere da recare in sua memoria all'amata Tosca.
AMO LE STELLE CHE DANNO LUCE, IL PROFUMO DELLA TERRA, IL SAPORE DEI SUOI FRUTTI, FRA LA SABBIA IMMAGINO LA MIA AMATA DESIDERANDO DI AVERLA CON ME. MUOIO SOGNANDO DI ACCAREZZARE LE SUE GRAZIE, LA MIA ORA È ORMAI GIUNTA, NELLA DISPERAZIONE DELLA MIA TRISTE SORTE, CONFESSO DI AMARE PERDUTAMENTE LA VITA, MAI COME ADESSO.
(Piange senza consolazione).
2. SCENA:
Spoletta porta Tosca dal suo amato per permetterle di consegnare il salvacondotto, bloccata dall'emozione di vederlo, gli solleva la testa, gli asciuga gli occhi consumati dal pianto e subito gli reca il foglio che attesta l'accoglimento della grazia.
TOSCA: Sei libero, Scarpia ha concesso la grazia.
CAVARADOSSI: Sarebbe la prima volta.
TOSCA: È anche l'ultima.
CAVARADOSSI: Cosa dici?
TOSCA: Voleva il mio amore, lo ha scongiurato, poi ha concesso il salvacondotto, mi si è avventato contro ma l'ho ucciso con una lama che luccicava là vicino.
CAVARADOSSI: Hai fatto questo per me? Pia donna, le mani tue macchiate del suo sangue sono degne di accarezzare bambini, cogliere rose, pregare, hai ucciso l'ingiustizia!
TOSCA: Ascoltami, la fucilazione sarà simulata, ho tutto pronto, possiamo fuggire, non appena i soldati si allontaneranno, potremo andare a Civitavecchia, finalmente liberi.
CAVARADOSSI: Liberi. (commosso) Solo per te mi era duro morire e con te la mia vita rifiorisce piena di vigorosa voglia e tutte le cose belle parleranno di te e della tua voce.
TOSCA: Il tuo amore ti ha salvato, potremo finalmente allontanarci e vivere felici solo che tu faccia bene la tua parte. Devi saper cadere a tempo quando i soldati spareranno a salve e rimanere in terra finchè non vanno via. Non farti male, io attrice saprei far finta.
TOSCA E CAVARADOSSI: Le nostre anime unite verso una nuova vita nell'estasi d'amore!!!
3. SCENA:
Esecuzione pronta.
TOSCA: Al primo colpo, giù, rialzati solo quando ti chiamo, fai come me quando faccio teatro (ride sottovoce)
CAVARADOSSI: Sì, amore (ride pianissimo).
L'esecuzione ha luogo e a Tosca pochi minuti paiono un'eternità, poi una volta allontanatisi i soldati si avvicina al suo Mario e con cautela, gli dice di alzarsi. (Grida) Ti hanno ucciso per davvero, perchè morire così, non è giusto, povera me!
Sciarrone frattanto informa Spoletta della morte di Scarpia per mano di Tosca, lo sbirro va a prenderla ma non fa a tempo a catturarla.
SPOLETTA: Pagherai la vita di Scarpia!!!
TOSCA: Con la mia!!!!!!!!! (si butta da un parapetto e muore sul colpo).
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l'autore Antonio Garganese ha riportato queste note sull'opera
Ho tentato di riscrivere la "Tosca" di Puccini in forma teatrale. Per puro diletto.
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