17 dicembre 1990...
Ricordi lontani, ma ancora e sempre vivi nel mio cuore.
Era una gelida giornata d'inverno, stavo beatamente dormendo, quando alle h. 6, 31 bussasti alla porta della vita, avevi una gran fretta di nascere; non era ancora il momento, ma la tua voglia di vivere e venire al mondo era così tanta... che non chiedesti il permesso a nessuno.
Eri così piccolo e fragile, che nessuno poteva immaginare la grande forza d'animo che possedevi
e che un dì avresti tirato fuori.
La stessa, che da lì a poco, ti avrebbe fatto crescere in fretta.
Sei stato piccolo per soli 7 anni e poi, sei divenuto "l'uomo" di casa.
Sei stato un padre e un fratello per Nicholas e Andrea...
E per me, la mia gioia di vivere.
Sei la luce dei miei occhi, luce guida dei miei momenti bui.
Non potrò mai dimenticare i tuoi abbracci, mentre con una carezza asciughi le mie lacrime dicendomi: "non ti preoccupare, ci sono Io vicino a te! Ti voglio bene mamma".
Erano momenti di grande silenzio ed io ti abbracciavo forte, forte, cercando di soffocare le lacrime per strapparti un sorriso e farti sentire quanto apprezzavo quel tuo gesto.
Ti ricordi quando a tavola, sgridavi i tuoi fratellini perché litigavano o ne combinavano una delle loro, come se tu fossi il loro papà?
Eri così preso da quel ruolo, che ti dimenticavi che in fin dei conti, eri solo un ragazzino.
Hai messo da parte la tua fanciullezza per divenire grande e questo mi dispiace, ancora oggi, me ne faccio una colpa.
Avrei voluto preservare ogni attimo della tua età ... donandoti solo gioia, come del resto meritavi.
Sono felice e fiera di essere la tua mamma.
Sei il dono più bello, assieme ai tuoi fratelli, che Dio mi potesse fare; e Tu, lo sai quanto ti ho desiderato... contro tutti e la mia stessa vita.
Matthias, Amore mio, ti voglio bene.
Sei...
La luce dei miei occhi,
voce del mio essere,
ritmo del mio cuore,
la forza del mio cammino...
Sei tutto quello che di più bello possiedo.
Sei la mia gioia di esistere.