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Spicchi di emozioni
Lungo i bordi della Senna, i soliti suonatori di colore.
Suoni tristi all'inizio e un crescendo di melodia briosa, poi.
Jazz.
Parigi si crogiolava nel suo fascino.
I "Sans Papiers" pulivano e ripulivano la città, per poi scomparire alle prime luci dell'alba.
Non avevano il diritto di calpestare le foglie morte.
Nell'aria le note del Passerotto.
La sua voce aveva commosso e dato speranza a tutto il paese.
I Francesi e non solo, l'ameranno per sempre.
Con Monique, si stava bene.
Amava il sole Lei, ed Io le stelle.
L'amore per le cose belle e i venti anni di età.
Vian, Brassens, Mouloudji e Brel, i nostri idoli.
" Le jeune Mendiant " il dipinto che rinnovava le emozioni.
"Le Voyage", impresso nel nostro sapere.
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Dall'alto di un palazzone, ammiravamo l'intricato panorama delle tegole selvagge,
tese a soffocare la libertà della Canaglia parigina.
Canaglia che, durante la Rivoluzione, aveva dato il suo sangue.
Hugo, Balzac, Sue, Céline ed Altri, avevano saputo pennellare istantanee
di un mondo che, per loro merito, non si dissolveranno nello spazio.
Ogni angolo visualizzato, uno squarcio di autentica e immortale poesia.
Con tante chiese, la primavera nasceva sempre contenta.
Non è un Cimitero e non è nemmeno luogo della memoria.
Père Lachaise è posto d'incontro, dove gli appuntamenti sono assai importanti.
È noto ai più, dopo l'approdo di Jim Morrison.
Qui si possono scambiare quattro chiacchiere con Chopin, Modigliani, Wilde, Abelardo,
Eloisa, Bizet, Champollion, Delacroix e tanti altri Amici, cui saremo sempre debitori.
Prima di rientrare al mio paesello, mi fermai una settimana in Val d'Isère.
Il paesello mi stava stretto e me ne andai alla masseria.
Mi piaceva ascoltare le storie vere e in questo mia madre era una vera artista.
" Alè, te l'ho raccontato di quella volta che i Tedeschi volevano..."
" Non lo ricordo bene, ripetimelo per favore"
La Colf aveva sempre una buona ragione per allontanarsi, in quelle circostanze.
Ritornava, quando nell'aria l'odore del caffè la faceva da padrone.
Quindici anni dopo.
Il Sindaco della città in cui lavoravo, mi pregò di guidare un gruppo di ragazzi e genitori,
in un gemellaggio con una cittadina francese.
Alla stazione di Chambery, verso le cinque del mattino incontrammo il Comitato di accoglienza.
Croissants ancora fumanti e thermos di caffè e latte non andarono sprecati. Anzi!
Una bella signora, ben costruita e sorridente, mi gettò le braccia al collo.
Monique aveva fatto carriera ed era il sindaco della città francese gemellata.
L'abbracciai.
Cos'altro potevo fare?
NdA Le Printemps est né content / loué soit le Dieu vivant... appartiene a P. Fort
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