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Uno di quei giorni

Oggi è uno di quei giorni in cui smetto di sentirmi un pugile che si rialza ad ogni colpo e sono solamente il punchingball inerme di qualcun altro.
Oggi è uno di quei giorni in cui mi circondo di persone perché attorno mi sembra tutto così vuoto.
È uno di quei giorni in cui non smetto di guardare la montatura sfocata sul naso, e fintanto che mi fisso sulla prima cosa che vedo non riuscirò mai ad andare oltre.
È uno di quei giorni in cui annego tra le miei parole perché non ho mai imparato a nuotare in quelle degli altri, e la vita mi scorre tra le dita come la sabbia di una clessidra che non può fermare il tempo.
È uno di quei giorni in cui scopro di cercarmi nei film perché nel mondo non ho mai capito dove sono.
È uno di quei giorni in cui vorrei che il sole sgretolasse le pareti perché fuori la luce è accecante mentre qui fa ancora freddo.
Uno di quei giorni in cui, se potessi, mi spegnerei fino all'arrivo di un altro giorno perché sono stanco di aspettarlo cosciente.

Oggi è uno di quei giorni, e speriamo che passi presto, che queste mani non sono fatte per essere gelate, questo sorriso non è fatto per rimanere celato, e questi occhi non sono fatti per stare chiusi.

 

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3 commenti     2 recensioni    

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2 recensioni:

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  • Sibilla Vane il 13/07/2015 01:01
    Un bellissimo modo di condividere un modo di sentirsi che trovo molto intimo... credo che molti di noi si sono sentiti così, fuori posto in qualunque posto, alla ricerca di un centro di appartenenza che in fondo, forse, non esiste. E soprattutto, dichiara questa necessità profonda di entrare in comunione con gli altri, di non lasciare che il sorriso resti "celato", ma possa essere donato, con gioia, a qualcuno che ne senta lo stesso bisogno.. La riflessione esprime molto bene il senso di solitudine e di distacco che sembra essere la cifra comune di molte persone al giorno d'oggi.
  • Caterina Russotti il 13/01/2014 18:57
    Oggi è uno di quei giorni che forse era meglio stare a letto... Chiudere gli occhi e sognare... Fino all'alba. Piacevole racconto introspettivo.

3 commenti:

  • Moment il 14/01/2014 18:01
    Grazie Paola, sì in effetti scrivo pensieri per cui sono spontei per forza

    Per tutti invece dico che questo pezzo è vecchio di qualche anno, ogni tanto ripesco dal blog, è un giorno lontano! (non che questi siano tanto migliori!!!)
  • Anonimo il 14/01/2014 17:29
    Ho letto le tue ultime opere, mi piacciono perchè sono spontane, vere, mi hanno pure divertita.

    Capita a tutti di passare certi giorni... che non finiscono mai!
    Quando succede così dico sempre che domani è un altro giorno!
  • Chira il 13/01/2014 18:20
    Dai, sta finendo... è quasi sera e mi hai comunque deliziata con la tua bella introspezione. Buona serata!
    Chiara

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