In quel di febbraio del 44, i Tedeschi minarono l'aranceto della vecchia scafa..
Alleati e Goumiers passarono da un'altra parte.
Nel mese di maggio, le arance sono saporite.
Eva ordinò alla figlia Ilaria di raccoglierne un cestino pieno.
Poco dopo, un'esplosione accartocciò la ragazza e i suoi sogni.
La madre, straziata dal dolore, urlava:
"Povera figlia mia, sei viva o sei morta?"
La povera figlia sua non era morta:
"Mamma corri, non sento più le gambe, ecco le nostre arance,
sono quelle che ti piacciono tanto."
"Gioia mia bella, è tutto minato, ho paura, cerca di venire da sola, anima mia".
"Mamma non ci riesco, aiutami ti scongiuro, si sta facendo tutto buio".
"Resisti, vado da tua sorella che piange, poi vengo".
"Sta arrivando il freddo, portami una coperta, ti scongiuro".
Il sole, commosso, si nascose dietro i monti e poi...
Poi, venne la notte.
Eva, straziata dal dolore e dall'impotenza andò a dormire.
La mattina, presto si recò a vedere sua figlia.
Inconsciamente, si augurava che tutto fosse finito.
"Ilaria, figlia mia bella, sei viva o sei morta?"
*"Vienimi a prendere, sono viva, viva come quando impastavamo il pane".
"Ilaria, anima mia, non posso, è tutto minato".
"Non è giusto morire a venti anni, sono tua figlia, ricordalo per sempre."
Ilaria si spense nel pomeriggio inoltrato.
Eva maledì, per sempre, il momento in cui non seppe morire.