Tutti ti etichettano dandoti nomi sempre diversi e meno adatti alla persona che sei. Tutti lo fanno. Iniziano ad etichettarti già dalla nascita, chi con nomignoli dolci e chi con parole già così amare. Io sono sempre stata "la quattrocchi" oppure quella "brutta" o più comunemente la "sfigata". Si permettevano di etichettare me quando non sarebbero riusciti nemmeno ad etichettare se stessi. Persone senza un briciolo di sensibilità. Ecco perchè ho sempre desiderato avere un cane, forse. Per sentirmi meno sola o semplicemente per avere un amico che non mi etichettasse. Non sapevo difendermi. Ero la classica che subiva e piangeva e già da quando era piccola si faceva domande del tipo: -cos'ho che non va? Perchè a me che sono così buona con gli altri? Me lo chiedo ancora ora, a volte, nei momenti di tristezza. Crescendo sono cambiata radicalmente, dalla A alla Z. Pian piano ho fatto più palle di tanti uomini e ho imparato a non farmi mettere i piedi in testa. Mi sentivo una roccia e avrei fatto di tutto per difendere me stessa. Cambiai radicalmente anche fisicamente e così il "brutto anatroccolo diventò un bellissimo cigno". Ho sempre odiato tutti quelli che mi davano delle etichette, che vedendo il mio cambiamento, cercavano di farmi amica. Li ho schifati uno a uno, ed a ogni occasione li schiacciavo usando mosse furbe e attente, scacco matto... Anni a piangere a chiedermi se valesse la pena se io valessi qualcosa e questo per chi? Per gente da buttare. Di etichette ne ho ancora moltissime e forse ora più di prima, ma ora sono forte e abituata a stare sola nessuno mi butta più giù...
Morale della storia? Vinco io.
Round finale.