A volte e' più facile affrontare il lutto che non il rifiuto..
non possiamo accettare di non andar bene.. di non essere importanti..
di vederci fragili..
cosi' cancelliamo le persone.. i significati...
e riprendiamo a camminare, andiamo avanti..
arriva pero' presto quel momento, in cui il passato riemerge.. e i sentimenti, i ricordi provenienti da quello che oramai percepiamo come un mondo quasi parallelo ricominciano a bussare alla porta..
tornano a galla e trasmettono una certa dissonanza con quelli di un presente che credevamo di aver imparato a negare..
Ci si trova cosi' a trattenere il fiato, a reprimete.. ma puntualmente non ce la si fa e si fugge via.. sbattendo la porta.. ma a volte capita come con il mio frigorifero.. se si sbatte la porta troppo forte si riapre.. e si rischia che tutto quello che c' e' dentro vada in contro ad un destino sgradevole..
ci si sveglia cosi' un giorno... ritrovandosi come bloccati..
ad aprire nuove porte... senza chiuderle mai.. e si crea uno scompenso..
il senso di un interminabile vuoto.. disregolazione... silenzio