-Professore...-lo chiamò la ragazza.
L'uomo alzò gli occhi dalla cattedra.
-Professore dobbiamo andare-
Il professore annuì, si alzò, prese la borsa da lavoro e raggiunse la ragazza.
Lei gli sorrise, i capelli biondi sciolti sulle spalle la facevano sembrare una di quelle bellezze sui cataloghi dei costumi da bagno.
-Melanie- mormorò.
Le accarezzò una guancia, il suo bel viso levigato tra qualche anno avrebbe iniziato a mostrare i segni dell'età.
-Andiamo.- disse decisa Melanie.
Lo prese per mano, quella mano morbida e calda.
-Andiamo- ripetè lui
Oltrepassarono la porta della classe.
Proseguirono per il corridoio poi giunsero alla porta d'uscita della scuola.
Arrivarono al parcheggio.
L'uomo prese le chiavi della macchina e le mise nella serratura.
Dall'altro lato della macchina Melanie entrò nella macchina.
I due si ritrovarono nell'autovettura.
A quel punto lui le prese il volto tra le mani e la baciò con vigore.
Lei rispose insinuando la lingua tra i denti.
Le mani gli scesero fino ai seni sodi per risalire su vero il collo bianco.
Lo strinse e ne provò piacere.
Lei scambiò quel gesto per un giochetto erotico e continuò a baciarlo.
Ma lui strinse, strinse finchè lei si staccò dalla sua bocca per allontanargli le mani ma non ci riuscì.
Gli occhi le si rovesciarono all'indietro e dalla bocca aperta un rivolo di saliva scendeva indisturbato lungo il mento.
IL Professore allontanò le mani da lei e si mise a guidare
Non era la prima volta che lo faceva, era successo con Julia, Andrea, Annabeth e Ilary.
Tutte abbindolate dai suoi occhi grandi, dalle sue labbra carnose.
Eppure non si sentiva ancora soddisfatto