La vita ti mette davanti tutto quello che non si può avere.
Partendo da i sensi quotidiani, vedendo e costatando la realtà della trasparenza degli altri.
Offuscandosi nelle vie più ambigue che lasciano tracce indelebili,
a un favorismo di abusi non dichiarati per una grande paura che ci accompagna dentro.
La sofferenza della povertà non si racconta, ma si vive.
Avvolte coinvolge l'umiltà e l'egoismo nella presunzione di una vita corrotta nel silenzio.
E non si riflette su quello che può accadere se il bisogno di ognuno offre la salvezza morale per la dignità vissuta.
Tornare indietro ha modo che tutto quel percorso sia solo frutto dell'immaginazione.