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L'ex principe azzurro (occhi grigio-blu 1)
La mia nuova collega, Roberta, una morettina, pallida pallida come un fantasma, che io trovo normale, e forse per questa sua normalità, bella, mentre mi sta dando la "consegna", ovvero mi aggiorna su quello che è accaduto durante il turno da lei coperto, così, di punto in bianco, mi chiede a bruciapelo: " Ma scusa tu porti le lenti?"
Io inizialmente stordito, da una domanda che proprio non mi aspettavo: " Sì... sì, ma non quelle colorate..."
"Wow! Hai degli occhi davvero stupendi..."
Io divento subito rosso. Mi ha messo in imbarazzo l'ingenuità della sua domanda. Inoltre, nonostante i miei occhi, grigio-blu, siano una delle poche cose fighe che ho, non mi capita spesso di ricevere dei complimenti su di essi. I maschi che ho frequentato io nella mia vita non hanno mai dato segno di farci troppo caso. Quasi tutti eccetto Gabriele, ecco appunto, cazzo!
In struttura da noi c'è, come in ogni casa per anziani che si rispetti, un vecchio che rimane alzato fino a "tardi" per vedere in Tv le donne nude. A volte quando lui va a letto, e lascia la Tv accesa, butto un occhio pure io. Niente di che, devo dire: porno-soft, con le solite "donnine" ridotte a carne da macello o a troie, fate voi, che mostrano "tettefigaculo", e quando e se proprio devono metterci la faccia, sono solo smorfie ammiccanti e, vada sé, finte.
I porno etero mi mettono addosso una tristezza abissale. Pure quelli "hard" con tanto di maschi dotatissimi. Li trovo volgari. Tutti concentrati attorno ad un concetto di sesso "vecchia maniera", ormai trito e ritrito, o più che altro, abusato. Eppure un po' di curiosità, c'è...
Siccome non mi andava di farlo in struttura, per non "sporcare l'ambiente", e visto che io vivo ancora con i miei, alla fine sono riuscito a convincerla a portarmi a casa sua. Lei vive in una casetta in un paesino vicino al mio. Eccoci, ci siamo, sono emozionato. Ho paura di fare una vera e propria figuraccia. Come si dice in questi casi? Cilecca? Sì, perché lo ammetto, l'ansia da prestazione si è impadronita di me. Mi sento come un eterosessuale qualsiasi... accidenti! Perché, vedete, quando si è costretti, fin da giovanissimi, a difendere la propria "diversità", la si tende a considerare, qualora venga pienamente accettata e integrata, un qualcosa di speciale, da salvaguardare a tutti i costi; da non perdere.
Casetta piuttosto grande e, devo dire, confortevole. Però non voglio e quindi non mi faccio gli affari suoi. Mi invita a bere qualcosa nel salotto spazioso. Chissà se funziona come tra maschi? Ovvero che ci si può incontrare anche solo per una scopata e via. No, io credo di no, che non sia così, che uno mica se la può cavare con una "robetta" così semplice. Lei mi sorride maliziosa. Ci siamo, mi sa. Il suo è un sorriso di una sicura di sé, ma non è per niente un sorriso "stereotipato", da film porno.
Di sicuro è lei a mandare avanti l'intera partita tra noi due. L'emozione non mi fa ben capire quello che lei mi sta dicendo. Mi accorgo, solo, e a malapena, che con le sue lunghe, bianche e affusolate mani, Roberta mi sta sbottonando la camicia. E senza, per l'appunto, nemmeno accorgermene sento qualcosa di caldo e umido che "corre dolcemente" sul mio gracile corpicino. Avverto le sue mani, che guidano le mie su quello che è il suo territorio "collinoso" che io esploro per la prima volta in vita mia. Non so se dirvi se sia piacevole o cosa. Ma sentire sotto la leggera pressione del mio tatto questi due "budini semi-solidi", di medio-grandi dimensioni, è un'esperienza quasi ludica. Ho voglia di infilarglielo in mezzo, a 'ste tette. Ma lei, quasi, come per telepatia mi libera, dal giogo dei pantaloni e delle mutande, il mio uccello ormai eccitatissimo, e con il suo dolce capino scivola giù. Proprio non riesco a capire se lo succhino meglio i froci o le donne, come si chiedeva il mio "amico" Stalin. Penso che non si possa generalizzare su una cosa del genere, così tanto alla leggera. Ha una lingua svelta, e una bocca calda, questo è tutto. Chiudo gli occhi e mi godo in silenzio il momento.
Fino a quando non mi sento "risucchiato" in un'altra zona umida, ci siamo! Solo che sul più bello, ora, io mi blocco. Le chiedo se per caso non ha un preservativo... lei mi sorride complice, si alza, nuda e sovrana, per andare a prenderne uno. Solo che adesso io non mi riconosco proprio più, e quindi mi blocco di nuovo. La fermo afferrandola per un braccio. La tiro verso di me. E avidamente, evidentemente fuori di me, inizio a succhiarle i seni. E non ancora pago, chissà in cerca di cosa, passo quasi subito alla sua patata depilata di fresco.
Ma non riesco. No NO, proprio NO, non ce la faccio!!! Ecco io, gay convinto, convinto di star commettendo un atto contro la mia natura, e per giunta solo per sciocca e vana curiosità, mi blocco, per davvero e del tutto e 'sta volta non riparto più. Lei, semplicemente, mi regala un altro suo bellissimo sorriso, forse l'ultimo che io riceverò da "eterosessuale". Rimaniamo un attimo in silenzio. Del resto non c'è nulla da spiegare. Lei sapeva già tutto fin dall'inizio. È lei che ha voluto provare lo stesso, con un gay. Non sembra essersela presa, anzi, pare che noi due, con questo piccolo esperimento, abbiamo gettato le basi per una ben più vera e onesta amicizia reciproca, che può andare ben oltre un semplice rapporto tra "colleghi di lavoro".
Ci stendiamo, ancora nudi, sul tappeto del salotto, per via del freddo, ci tiriamo una "copertina" addosso, e senza il ben che minimo imbarazzo iniziamo a chiacchierare...
Un altro che si è accorto dei miei occhi grigio-blu è Fabio, il mio amico. E meglio tardi che mai! Mi verrebbe da aggiungere. Anche se a essere onesti, del tutto, voglio dire, lui, poverino, proprio non fa testo. Perché uno per cui io divento il biondino con gli occhi azzurri e pure figo, o quello vecchio dentro, rimbambito, e "spennacchiato", e ancora troppo magro, - a seconda di come e se glielo do- non può certo essere attendibile.
All'inizio tra me e lui c'era stato una sorta di gioco. Ci eravamo fiutati reciprocamente, e casualmente, un inizio estate di sette anni fa (tanto per cambiare!), presso il lungofiume della mia cittadina. E io, come dicevo, per gioco, lo portai giù verso i canneti, verso l'acqua dell'Adda. Lui irretito dal gioco mi seguì. E da allora diventammo buoni amici.
Non ci crederete mai, lo so, ma, siccome, io non avevo, in venti-ventun'anni di vita, ancora fatto nessuna porcata al mio "paesello d'origine", mi vidi quasi costretto a vedermi con lui per vivere anche quel tipo di "inebriante" esperienza! E così fu. Un assolato e caldo pomeriggio d'estate, lontano da occhi indiscreti, nella sua macchina, gli feci un pompino con una professionalità "meccanica" che solo allora possedevo.
Tutto tra me e Fabio andò "liscio" fino a che una sera, mentre eravamo sulla sua jeep, sempre nei pressi dell'Adda, e se non ricordo male, una serata piovosissima, lui si mise a toccarmi proprio lì sotto. Anche se la cosa ben più grave, oltre al fatto che nella foga di menarmelo mi aveva "sfregiato" leggermente la cappella, fu che mi rubò pure un bacio. Dico "rubò" perché davvero con quel bacio io mi sentii defraudato di qualcosa.
Lui dice spesso che quel bacio, il bacio rubato in questione, è uno dei più bei baci della sua vita. Onestamente, per quel che mi riguarda, e datemi pure del cinico, quel bacio non rappresentò proprio un bel niente, come detto l'ho sempre considerato più "un furto" che altro. Non so, ma ogni volta che ci ripenso, mi viene addosso una sensazione di disgusto, di nausea, e non ci posso proprio fare un bel niente.
Fatto sta che da allora, ma forse da molto, molto, prima, Fabio rimase ad amarmi più o meno in silenzio, quasi da lontano. Durante uno dei nostri primi incontri lui mi disse: "Tu sei la mia preda. Ti ho solo messo, per il momento, in congelatore, ma prima o poi ti sgelerò!"...
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1 recensioni:
- ma infatti più che un pezzo erotico questo voleva essere un pezzo con della pornografia atta a spiegare... certo molti penseranno che è solo volgarità gratuita, ma questa è un'altra storia!
- vi ringrazio ragazzi non sapete il supporto che mi date, con la vostra pazienza, in questa mia nuova avventura di scrittura! Vi amooo!
- Scrittura scorrevole .
- letta anche questa parte con piacere
- gia' detto in altre occasioni ma ribadisco... carino, simpatico, divertente, dolce ed eccitante allo stesso tempo!
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