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L'ex principe azzurro (tra le sue braccia)
... Mi sentivo un essere superiore, ma non lo ero per niente. E me ne sono reso conto solo qualche anno dopo. Quando poco prima di fare l'esame di maturità scendevo nei week-end a Milano e andavo ad un disco-bar gay poco distante dalla stazione centrale per flirtare con qualche ragazzo carino. Facevo il supponente anche con loro a dire il vero. Li consideravo tutti una massa di decerebrati. Ma durò poco. Uscito dal nido protettivo della scuola, e immerso appieno nella vita vera, ho presto imparato che non potevo far affidamento sulla mia cosiddetta intelligenza, perché alla fine esistono anche altre forme d'intelligenza forse più belle e interessanti della mia. Certo questo non vuol dire che io fondamentalmente non sia rimasto uno snob, anzi...
Il mio snobismo in realtà credo di essermelo tirato su in piedi, come un baraccone da circo, più per proteggermi che per altro.
Odio il mese di aprile. È un mese instabile. Ti prende per il culo promettendoti una bella stagione sempre più alle porte, un giorno, e poi quello dopo ti ritrovi vittima del freddo e del gelo.
Ma pasqua la odio ancora di più. E guarda caso quest'anno in che mese cade? In Aprile!
Inoltre dalla casa famiglia non mi hanno più richiamato. Non che in realtà ci sperassi molto. Non ho voglia di fare niente. E devo ancora, inoltre, prendere la paga di Febbraio. La noia mi uccide anche oggi, come ieri, o forse anche più di ieri. La differenza con ieri sta forse nel fatto che oggi non trovo più così efficace la scopata anti-noia. Morale della favola: la noia ha fatto anche drammaticamente diminuire il numero delle mie scopate.
Qualche settimana fa ho sentito via sms il mio ex-capo. Volevo testare un po' il terreno, per vedere se magari c'era una qualche remotissima possibilità di essere riassunto. Anche perché era l'unico con cui avessi potuto fare una cosa del genere, visto che dal giorno in cui è scaduto il mio contratto, non ho più sentito Roberta ne nessun'altra delle mie ex-colleghe. Beh, fatto sta, che mi è capitato di massaggiare, invece, con una persona solo molto triste e depressa. Vi dirò, mi ha fatto quasi pena. Anche se non così tanto da spingermi a correre da lui per fargli un bel pompino consolatorio.
Anche il mio ex-amico Fabio si è rifatto vivo. E guarda caso proprio il giorno in cui io avevo, in serata, un appuntamento "galante" (?) con un cinquantacinquenne (sono molto annoiato!). Ma affanculo! Ormai non me ne importa più niente né di Fabio né del cinquantacinquenne!
Un tardo pomeriggio, ormai sera, di qualche anno fa. Eravamo io e Vale su non ricordo più quale sua vecchia auto di seconda mano. Era una brumosa serata d'inverno. Eravamo da qualche parte sulla sponda piemontese del lago Maggiore.
Lo stavamo costeggiando in auto. Vedevo girarmi intorno alla sfavillante Stresa e le isole Borromee. E quei posti così chiassosamente turistici che per me, allora, avevano ancora uno sporco fascino.
Valentino era letteralmente incazzato con me e per questo mi disse: "Devi smettere di dare la colpa al passato, a tua madre, devi reagire!"
Ma nel bene e nel male il mio passato, e quello che mia madre ha fatto a me in passato, mi ha fatto diventare il concentrato di paure che sono oggi, no, non posso fare finta di no.
È successo così: era una sera di pochi giorni fa. Ero molto giù. E quasi senza nemmeno accorgermene ho preso in mano il telefonino e l'ho chiamato. Neanche il tempo di rendermi conto di quello che stavo facendo che Gabriele, dall'altra parte del telefono, mi rispose...
"Non so perché continuo a pensare a Danny. Mi sembra di essere tornato indietro a quei giorni. Quelli successivi a quel pomeriggio di lezione..."
Sembro un bambino in preda ad un attacco di ansia mentre racconto questo a Gabriele. Sono ancora qui, nudo e in questo squallido appartamento di Trezzo sull'Adda, e manco a dirlo piove.
Questo appartamento l'aveva preso in affitto lui già quella sera in cui mi aveva visto al "Borgo". Aveva già previsto tutto.
"Ti piaceva?"
"Sì, no, può darsi... più che altro mi ero innamorato del suo essere gentile."
Detto ciò e Gabriele mi è addosso con uno scatto felino. Avvicina il suo volto al mio e piglia il mio tra le sue mani e guardandomi intensamente mi chiede:
"E sette anni fa che ti ha fatto innamorare di me?"
La sua presa, forte, mi fa paura, ma siccome ho tutte le intenzioni di dimostrargli che un "ventenne con la testa di cazzo" crescendo può solo diventare un ventisettenne con la testa di cazzo gli rispondo:
"E cosa ti fa pensare che io fossi innamorato di te?"
PUM! Un colpo secco. Un ceffone. Un male improvviso.
Stimo la mia amica Ale perché lei è come me ma allo stesso tempo non lo è. Lei a differenza di me non si arrende mai. Va avanti dritta.
Adesso lavora come barista in un pub durante il week-end. La domenica fa le pulizie sempre lì al pub. Il lunedì invece si occupa, non gratuitamente, delle pulizia del suo condominio.
Il suo uomo l'hanno appena lasciato a casa dopo cinque anni di "onorato servizio" al "Burger King" . Poco prima di licenziarlo gli avevano assicurato di stare tranquillo che poteva dormire sogni tranquilli.
Adesso pare che sia saltato fuori un posto anche per lui. Non è sicuro ma loro continuano a sperare.
Anche nel campo amoroso l'Ale ne ha viste di cotte e di crude, forse più di me.
Ha avuto una storia "adolescenziale" con un ciccione bruttino; il classico che prima ti trascura e poi, quando è troppo tardi, cerca di riconquistarti con orchidee e lacrime. Ha avuto una storia di due anni con una donna, che l'ha letteralmente stremata. Per non contare i pettegolezzi che si possono alimentare in una cittadina piccola e provinciale come la nostra su una cosa del genere. Ha avuto un flirt con un tipo molto ambiguo e promiscuo che a parte essere carino e aver un bel culo... niente c'era! Per non parlare del "suo" Gabriele (un nome e un programma!). Questo fidanzatissimo si divertiva tantissimo a prenderla per il culo. Il massimo fu quella volta che in macchina la portò in un posticino appartato e lì iniziò a tirarselo dentro e fuori dai pantaloni al solo scopo di torturarla!
E questi sono solo i più noti. E adesso eccola qua, innamorata e felice che convive pure.
Mi ha dato una sberla in pieno volto. La guancia sinistra mi "brucia". Io lo guardo incredulo come un cucciolo indifeso che sta imparando a non fidarsi più degli esseri umani. Lui ansima, è fuori di sé.
Io capisco che è giunta la resa dei conti, o comunque il momento in cui accadrà qualcosa di spaventosamente apocalittico.
Cerco velocemente qualcosa da tirargli addosso, ma lui mi precede. Mi immobilizza i polsi.
Quando provo troppa paura, poi, paradossalmente, finisco per non provarne più, così, ora lo guardo dritto negli occhi con una serenità fuori dal normale. Lui con un sorriso bieco mi dice: " Tanto sapevi che sarebbe andata a finire così!"
Me l'aveva già detto anni fa. Ma quella volta come preludio di una scopata, di pessima qualità, ora non so.
Dura tutto pochi secondi. Lui che molla la presa e afferra un pesante oggetto rettangolare. Non riesco a capire cos'è, sono troppo concentrato a pensare che non mi piacerebbe che il primo a ritrovarmi morto fosse Valentino, e che probabilmente non rivedrò mai più mia sorella, né mia madre. Dura tutto pochi secondi.
CRASH!
Dura tutto pochi secondi. Sento solo che Gabriele mi stringe tra le sue braccia...
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l'autore frivolous b. ha riportato queste note sull'opera
Questo è il capitolo finale. ringrazio tutti coloro abbiano avuto la forza, la pazienza e la costanza di leggere fin qui!;)
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0 recensioni:
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- sono contento! L'idea era proprio di "saltar di palo in frasca" senza far perdere il filo della narrazione al lettore! E se così non è stato: prego segnalare! Perchè siamo qui per imparare no? Grazie Gianni!
- mi piacciono i tuoi racconti, anche se salti spesso "di palo in frasca", ma poi mi ritrovo nella storia! scrivi bene... anche qui "sento solo che Gabriele mi prende tra le sue braccia..." fino all'ultimo sembra che debba succedere chi sa cosa e poi invece c'e' il lieto fine... bellissimo!
- grazie di cuore! sì a dire il vero l'idea era quella.. solo che ho deciso di pubblicarlo prima qui a puntate per vedere come sarebbe stato "recepito"...
- ha pensato di farne un libro? sono belli questi racconti, scorre veloce la lettura, bravo
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