— Di che colore è l'aria che non si vede? —
chiese un bambino al nonno che gli teneva la mano
— Guarda il cielo— rispose lui pacato
— È blu—
— E l'acqua? — riprese il bimbo
— Di che colore è l'acqua? —
— Guarda il mare— disse il vecchio
— È blu—
— E Dio? — ricominciò il piccolo, guardandolo ansioso
— Nonno... di che colore è Dio? —
— Dio è rosso quando ti crea, giallo quando ti conserva e blu quando ti chiama a sé— disse ancora l'arabesco di rughe sorridenti, da dietro un dolce sorriso, lasciandogli la mano e sfiorandogli la punta del naso col suo grosso dito
— Ma quando quei tre colori fanno amicizia tra loro, da loro non smettono più di nascere nuovi e sempre diversi colori, che servono a dirti che Lui è dappertutto, e tutto è in Lui—
gli occhi del bambino, scorrendo le miriadi di foglie che ornavano il ramo di un alberello vicino, tutte con sfumature diverse, considerarono che Dio doveva avere anche molte braccia per riuscire a circondare il mondo.
Accarezzò quindi il ramo con la mano, e non gli strappò nemmeno una foglia...