Un uomo qualsiasi, di quelli difficili da trovare se ne stava seduto lì, sotto un wacapou ad attendere silenziosamente un ovvio contatto con qualche forma di vita animale presente in quell'enorme foresta, un puma sarebbe stato eccitante, magari un boa o qualche variopinto uccello tropicale, pappagalli verdi, tucani da becchi multicolore.
Non poteva pensare a nulla di più sbagliato.
Uno sdentato grande quasi quanto un uomo, un bradipo enorme si stava dirigendo verso di lui dopo aver meticolosamente lasciato il ramo dell'albero a cui era appeso in quella posizione improbabile.
Poderose zampe, artigli lunghi, ricurvi e uno sguardo sincero, si muove lentamente, troppo, ma lui attende, semplice uomo clandestino in un mondo di liane fiammeggianti resta fermo, ha visto in quel bradipo la voglia di comunicare, di accoglierlo nel suo mondo, il mondo dell'istinto, delle sensazioni, degli odori.
La bestia si trova ormai a pochi centimetri da lui, si piazza con il sedere per terra imitando la posizione umana e i loro sguardi si penetrano, le loro anime s'intrecciano.
Il bradipo lentamente si prepara ad abbracciare l'anonimo traditore graziato dalla natura, schiude lentamente le braccia allargandole per tutta la loro capacità e inizia a stringerle attorno al corpo glabro dell'uomo
Lui cosciente dell'infinita lentezza dell'animale attende pazientemente quel selvaggio abbraccio,
per nulla impaurito.
Ora è completamente racchiuso nelle braccia dell'animale che non si ferma, non si limita ad abbracciare con potenza animale, continua a stringere e gli artigli ricurvi cominciano a penetrare la pelle.
Lui non può fare nulla, impotente resta fermo facendosi stritolare da quell'abbraccio irreversibile.
Le scapole lentamente si incrinano verso l'interno e gli artigli penetrano violentemente nella carne perforando i polmoni.
Sangue sgorga dalla bocca dell'uomo, sangue si riversa sulla pelliccia del bradipo, sangue và a nutrire le piante che cresceranno, il cuore esplode, la vita si spande.
La testa e il collo si staccano dal resto del corpo che rimane li, immobile, come una fontana di sangue, tra le braccia del bradipo stupito.