Il web pullula di siti, dove aspiranti scrittori si ritrovano per pubblicare poesie e racconti, discutere di ciò che è stato pubblicato, criticare e scambiarsi consigli. Dopo un po' di tempo su questi siti uno zoccolo duro prende forma, composto da utenti assidui che si coalizzano tra loro, trasformando il luogo virtuale in una cagnara ideale privata, dove la qualità dei rapporti è di tipo clientelare: io do a te e tu restituisci a me. In questo modo di porsi piano piano viene a formarsi una famiglia che ricorda i legami mafiosi, dove scrittoruncoli intessono la loro trama, col fine di avere successo e fama nel mondo editoriale. Chi entrasse nel sito, criticando la qualità degli scritti pubblicati, si troverebbe di fronte a una cagnara che non è interessata a ciò che si scrive, ma soltanto a fare e a ricevere applausi, e a organizzarsi per difendere i propri diritti e il proprio prestigio di scrittori che sono a un passo dal sul cesso.