Assassinio
Liquidare la propria moglie, è sempre stato l'inconfessabile sogno di tanti bravi mariti. Lungi da me l'idea di un tale desiderio, purtroppo la vita richiede, a volte, scelte drammatiche. Colpa della signora, che spendeva e spandeva al di là del lecito, umanamente, consentito.
Quando ha iniziato a sperperare i risparmi, accantonati per una vecchiaia serena e dignitosa, ho perso il lume della ragione. I suoi "carpe diem" mi spinsero all'orribile decisione di sopprimerla, "Mors tua, vita mea". Sapevo che il primo sospettato sarebbe stato il sottoscritto e di fronte alla triste prospettiva di una vita in carcere, decisi di pianificare e organizzare il delitto perfetto.
Facile a dirsi, se non fosse stato per le incognite che distruggono anche le ciambelle senza buchi. Contattare il miglior assassino sulla piazza... un gioco da ragazzi. Abbiamo concordato l'importo da pagare e in uno spirito di generosità, ho aggiunto cinquemila euro, con l'intesa che non l'avrebbe fatta soffrire. La prestazione doveva essere eseguita entro la fine di novembre, mese dei Morti.
Ecco la 148, strada molto pericolosa, ed ecco laggiù il posto di blocco. Due cognacchini, sbandatine ed alta velocità... ovvia paletta che intima l'alt. Elementare, caro il mio Mefistofele, elementare! Mi sono rifiutato di dar loro i documenti richiesti, un calcio alle gambe di un poliziotto e ingiurie lesive sulla onorabilità dei suoi cari.
Inutile dire che sono stato portato in gattabuia e va da sé che ho usufruito di pasti gratuiti. Per tacitare la coscienza, leggevo le storie di poesie/racconti, ma ho spesso pensato alla povera moglie mia, che non sapeva nulla della mia architettura. Un mese passa in fretta e il giorno di Santa Lucia, libero uccel di bosco, ho visto di nuovo le mura di casa mia, che non sono mai nemiche. Lo ammetto, ero toccato e pentito della cattiva azione.
Profumi di Natale in ogni dove e suoni di cornamuse all'angolo di via Merulana. Le sue carezze, i momenti belli, un turbinio di dolci sensazioni indescrivibili. Era più forte di me e ho cercato invano di trattenere le lacrime che inondavano il mio viso. Eccolo il portone ed ecco il portiere.
"Dottore ben tornato, ieri è tornata sua moglie e oggi lei". Mettetevi al mio posto... meglio di no, si rischia la pazzia. Nonostante il fumo delle meningi, ho ritrovato il sangue freddo per entrare in casa. Bellissima e ai trionfi avvezza, come diceva Don Lisander, mia moglie si allaccia al mio corpo e sussurra: "Dove sei stato tutto questo tempo?" "In vacanza e tu mica continui a sprecare i miei soldi?" "No, ma ho assunto un giardiniere che lavorerà gratis, per noi."
Il suo sorriso sembrava quello della Gioconda ed è inutile dire che il giardiniere corrispondeva al più imbecille degli assassini che giammai avessi contattato.