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Gli albori della vita (4a parte)
C'è un solo dato certo, però, ed è quello di esser passato indenne, lungo un percorso davver tanto sofferto con il dolore che, aguzzando l'ingegno, mi ha portato alla conoscenza (di scala in scala) e, forgiando l'amore (verità del sapere o luce della verità), mi ha regalato l'anima...
l'anima è la strabiliante
"rossa monoposto",
dono della potenza divina,
per superare il tortuoso
e contorto circuito della vita.
Chi lo supera sicuro e veloce
a pieni giri senza penalità,
sfoggiando abilità di guida
con nervi ben saldi,
si guadagna la protezione
del mantello divino
con l'alloro di pilota dell'anima
e con un pizzico di umana vanagloria
la corona d'alloro di poeta
delle follie della vita
facendomi così passare dal buio della ragione, in preda alla depressione, alla luce dell'intelletto (ti dà la giusta intuizione) che mi ha fatto scoprire, invece, l'anima di Platone nella sua triplice veste di coscienza vigile (ESISTO), consapevole (PER AMARE) e morale (VERAMENTE) dalla cellula primordiale (pensiero/Aristotele, amore/Platone e coscienza/Socrate).
E così, conoscendo bene me stesso, ho scoperto che nel nostro profondo io (a livello della coscienza) si cela l'amore, luce universale (l'iperuranio, il paradiso di Platone), mentre nell'universo spaziale gravita energia oscura (il purgatorio delle anime in attesa della catarsi) e materia oscura (l'inferno di Dante).
In ultima analisi, facendo nostro il verum scire est scire per causas di Aristotele, di causa in causa si arriva all'amore, luce della verità.
Proprio questa luce dall'alto (condensa di madonne e santi) da tempo ispira i Grandi d'Italia e, in tema o meglio fuori tema, messi da parte il senatur padano con il "figliuol trota"...
o Renzo,
rampollo nascente dalle acque piovane,
per elevarti al cielo da cima padana
impara l'italiano e " 'o sole mio" ti libererà
dalla nebbia mentale e farà emergere,
dalla palude culturale, un novello Renzo
(se lo sogna il Tramaglino!) che,
insieme a Balotelli, strazierà finanche i cuor
il presidente Berlusconi (alle prese con una moglie da mantenere e una giovane fidanzata da sostenere!)...
in nome del Padre
si cela il mistero della vita,
dal nome Silvio
discende la stirpe italica
e origina il mito del latin lover
e Grillo (la politica ormai non è più la cosa pubblica ma una cosa comica!)...
nel quotidiano fragore
del politico fervore
s'ode a destra una squillo...
vota Silvio,
a sinistra rimbomba uno strillo...
vota Grillo
senza più Grandi non ci resta... che piangere o affidarci a Renzi (la promessa vincente) che, almeno, ha gioventù, simpatia, una bella faccia televisiva (vedi Gasparri e poi muori!) e figli da educare come si conviene.
A tal uopo ecco belle e pronte anche le poesie educative (o cantilene istruttive che dir si voglia) che dedico al figliuol trota (i figli, vittime dei genitori, vanno all'estero per laurearsi) e la scuola italiana, a breve, avrà prestigio universale, rinverdendo così il successo che ebbe, a suo tempo, il programma televisivo "Non è mai troppo tardi".
Cantilena istruttiva di tipo scientifico, la vita in sintesi:
La vita terrena originò
a bagnomaria sul brodo
primordiale e da sei elementi
in cottura sulla fiammella solare
si pervenne all'unità cellulare.
Il carbonio formò la mappatura,
l'azoto disegnò l'architettura,
il fosforo tramò l'impalcatura
e lo zolfo stabilizzò la struttura
sull'acqua con ponti disolfuro.
Dal minerale al vegetale
l'animale ritornò al naturale
con la sepoltura e nella madre
terra vi rimase l'ossatura
ma è tempo di rinascere
come splendida creatura
Cantilena istruttiva di tipo filosofico, le note filosofiche:
Con il pensiero vigile (Cartesio)
inizia il razionale (Hegel)
ma la ragion pura (Kant)
è intellettuale (Aristotele)
con la morale (Socrate)
il suo ideale (Platone).
Il divenire è reale (Eraclito)
ma solo l'essere è immortale (Parmenide)
nell'Unità originale (Pitagora)
lungi dalla verità verbale (Protagora).
Dagli atomi ecco il minerale (Democrito)
indi i semi per il vegetale (Anassagora)
e con le radici naturali
(Talete, Anassimandro e Anassimene)
finanche l'animale (Empedocle).
L'alito vitale
illuminò l'animale
con la coscienza morale
e la luce spirituale
sublimò l'amore filiale
a immagine divina
Cantilena istruttiva di tipo letterario, revival letterario:
Con la diva di Omero
a cantar Achille
furon le gesta a far scintille,
di poi con le Muse di Esiodo
furon gli dei a lanciar faville
sicché dal mar di Lesbo
emerse d'incanto
di una sirena il canto
con la passione di Saffo
che ancor i versi incanta,
finanche Alceo l'amante
mentre Anacreonte cantor
con il vino brinda all'amor.
In volo pindarico siamo
ad Eschilo, Sofocle ed Euripide
in cui c'è sol tanta tragedia,
ma da Erodoto, Tucidite
e Senofonte inizia pure la storia
con la mitica scrittura di Platone
che nell'allievo Aristotele
divien perfin scientifica.
Dalla filosofia alla natura
tra i fiori dei campi
spuntan gli idilli di Teocrito
ed è poesia bucolica,
ma è la cura di Callimaco
a sublimare la poesia
con la raffinatezza dell'elegia.
Qui nasce la poesia latina
con l'odi et amo di Catullo,
indi dalla Delia di Tibullo
alla Cinzia di Properzio,
dopo la ratio di Lucrezio,
è ars amatoria con Ovidio
che gli costa la relegatio
mentre con il labor limae
la scrittura di Orazio
assurge ad ars poetica
e a noi comuni mortali
rimane Cicerone
a tediarci con le versioni.
Da Omero a Ennio si passa
dal padre della scrittura
al pater della letteratura,
ma è Virgilio a sintetizzar
la classica cultura,
dove affonda le sue radici
la feconda lingua italica
ispirata dall'eccelso Dante,
padre nostro terreno.
E così dal dolce stil novo
spunta l'italica lingua
a cantar l'amor per il bello,
quell'idea in Platone,
che si spiritualizza in Dante,
si enfatizza in Petrarca
e si materializza in Boccaccio.
Nella sintesi letteraria
vien adesso il Poliziano,
raffinato poeta docente
e professor de' Medici
poi Bembo, Ariosto e Tasso
sono la propaggine letteraria
dell'arte rinascimentale e,
infin, dal barocco di Marino,
si vola all'infinito di Leopardi
nei cui versi è dolce naufragar,
ma è dei promessi sposi
che non v'è più traccia e qui,
a mò di don Abbondio,
è la morale che si lava le mani.
A concluder la carrellata
ecco l'irrequieto Foscolo
a cui tanto somiglio
perché in me rivive
quello spirito vitale
che anela alla quiete
dopo una vita in tempesta
tra perigli e battaglie
e che in versi enfatizza
l'amore fraterno.
Lui ebbe Giovanni,
giocatore morto a Venezia
nel fiore degli anni,
io ho avuto Mario,
il fior fiore dei giocatori,
venezian d'adozione,
che da tempo m'ispira
per farmi diventar
autentico scrittore
ma, tra calcio e carte,
schedine e casinò,
penso che mi resterà fama
di enciclopedico giocatore
Naturalmente questo è solo un sintetico approccio culturale, minuziosamente preparato dal sottoscritto che, per le sue molteplici attività, ha sempre fatto uso di testi sintetici per acculturarsi e, pertanto, a scuola usava il glorioso Bignami, mentre adesso per le malattie, nella sua quotidiana attività di medico di famiglia, si affida al Roversi.
Di questi tempi di cultura (anche negativa) con i malati bisogna stare in allerta perché sulle malattie, ormai, ne sanno più degli stessi medici e ricorrono, così, alle autoprescrizioni a partire dalla risonanza magnetica del cervello per valutare la residua materia grigia (sistema nervoso/corteccia cerebrale) che, a breve con l'educazione morale e comportamentale, diventerà corteccia illuminata (sistema spirituale/anima), per cui anche sofisticate indagini strumentali diventeranno obsolete.
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