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Ciao baby, come va? 1
Stavo aspettando il treno per andare dal mio amore per le festività natalizie. Era la vigilia di natale.
Mentre aspettavo notai un bel ragazzo di circa vent'anni. Sembrava un sudamericano. Pelle di una sensualissima tonalità di marrone che a me, personalmente, fa letteralmente impazzire. Capelli a cresta neri, neri come anche gli occhi. Piccolo ma massiccio, anche lui con quei cazzo di scarponcini ocra che andavano tanto di moda in in quel periodo lì.
A dire il vero non era la prima volta che lo vedevo. Anzi, lo vedevo quasi tutte le mattine alla stazione di Morbegno, e poi prendere il mio stesso treno, e scendere, come me a Delebio.
A suo modo mi notò anche lui. Mi si avvicinò e mi chiese: : "Ma come cazzo cammini?"Ovviamente non gli risposi neanche, anzi lo ignorai addirittura. Sono ormai abituato a certe "pseudo-umiliazioni" gratuite. Avevo smesso da un po' di sentirmi sbagliato per ogni cosa.
Sul treno mi annoiavo. Così feci un po' il giro dei vagoni avanti e indietro, e a un certo punto me lo ritrovai davanti. Il bellone sudamericano che con un sorriso bianchissimo e disarmante mi rifece paro-paro la stessa domanda di prima.
Leggermente alterato gli risposi: "Cazzo vuoi?!"E detto ciò feci per "saltellare" via da lui.
Lui con tono paraculo: " Ma dove vai? Adesso non si può neanche più parlare? Ma tu sei frocio?"
Siccome il tono del giovane ragazzo alla fine mi piaceva, con un sorriso malizioso io gli risposi: "No! Sono solo uccello-dipendente!"
Lui sulle prime fece finta di non capire. Facendo mille faccette finto-scandalizzate. Per poi affermare: "Ma tu sei pazzo?! Ma hai mai visto la figa? La figa è la cosa più bella del mondo!"
Io lo guardai perplesso, ma, ormai, quell'ometto mi fece simpatia, così decisi di sedermi vicino a lui per parlottare un po'.
Come si chiamava non glielo chiesi. In genere non amo "fraternizzare" troppo con le "sveltine". E per me sono tutte sveltine. Perché alla fine io sono pur sempre sentimentalmente fedelissimo.
Mi disse di avere diciassette anni e mezzo. Ma in realtà lui aveva il fascino di un uomo senza età, di un tipo vissuto che potrebbe avere tranquillamente sedici come quarant'anni.
Nel giro di poco venni a scoprire che lui è di origini ecuadoregne e che null'altro era che una sorta di teppistello costretto a Vivere e lavorare nella "nostra triste valle di lacrime", la Valtellina, perché in una comunità minorile dove è stato inviato da Saronno dove la sua famiglia vive, per via di un furto d'auto che pare abbia commesso in quel del milanese.
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- carino... come quasi sempre!
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