Sale il dolore(Ultima parte del capitolo)
Gli anni si sono sciolti come neve al sole. Quando ancora mi avventuro in quei boschi, un velo di malinconia mi assale. Ogni volta mi pongo le stesse domande: "Chissà cosa avranno fatto? Dove saranno andati?". Spero tanto che anche per loro ci sia un paradiso. Quante volte nelle notti di luna piena sento ululare. Come vorrei fosse un richiamo per me. Forse è solo un sogno o un desiderio del mio subconscio che si prolunga nel tempo. Guardo il cielo e mi sembra di vederli tutti, come nei bei tempi, accorrere al mio ululato. Ascolto, è solo il vento che fischiando spazza le nuvole, lassù sui monti e lungo la valle. Spesso mi risveglio in un bagno di sudore. Fantasie, sogni, realtà, chi può dirlo? Dopo tanti anni, di un silenzio vuoto, torna a uscire ancora fumo dal comignolo della cascina. Nel giardino ora c'è una panchina, dove due donne stanno chiacchierando lasciandosi crogiolare dagli ultimi raggi di sole mentre un ragazzino di nove o dici anni sta giocando con un cane, un piccolo pastore tedesco. Una di loro avrà poco più di vent'anni, e il bambino non può essere suo. Mi sto domandando chi sia ma ho paura, credo si saperlo. "Già", mi rispondo, "si può rimanere in cinta anche a quarantaquattro anni, e se fosse mio?". Il tempo ha scolorito i ricordi della mente, la mente piano piano, sta scolorendo quelli del cuore. Ricominciare, no per favore, ancora sofferenza, ancora dolore. Sono sempre qui che aspetto che il telefono squilli, mentre il fumo dalla cascina sale sempre più in alto disperdendosi nell'aria portando via con sé i miei pensieri... ma devo sapere... voglio sapere.
l'autore Virginio Giovagnoli ha riportato queste note sull'opera
Vorrei spiegarlo in poche parole, impossibile: mafia, sequestro di una bambina, un amore oltre l'amore. Il tutto avviene dopo un deletto maturato in menti sottili e distorte.
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