Volete sapere se fa male?
Beh, mentirei se vi dicessi di no.
Volete sapere se è umiliante?
L'umiliazione è un male soggettivo. Non capiamo mai il senso di questa parola finchè non ci troviamo direttamente sommersi da essa. Fino a poco tempo fa credevo che essere umiliati significasse essere messi in imbarazzo, a disagio, di fronte a qualcun altro. Ora so che l'umiliazione può arrivare anche nella solitudine e che arriva solo quando noi lasciamo che il sopruso abbia il sopravvento sulla nostra dignità. Io ho lasciato che questo accadesse dunque si, è umiliante.
Volete sapere se il dolore delle botte, l'odore del sangue e la freddezza del muro sopra il quale venivo catapultata mi risvegliassero dal sonno che era la mia vita?
No, non lo facevano. Stavo dormendo.. e ho dormito per quattro lunghi anni.
Volete sapere se lo amavo?
Mi sin posta questa domanda per anni. Per lunghe ore, mentre piangevo e raccoglievo i cocci dei piatti che volavano per tutto l'appartamento, mi sono chiesta se l'amassi abbastanza, mi sono chiesta se le mie mancanze affettive lo portassero a comportarsi così. Poi ho capito.. ho capito che era esattamente l'opposto.. avrei dovuto amarlo di meno, avere più mancanze, essere meno dipendente da lui e stringere forte con le mani la mia vita.
Ma questo ora non ha più importanza. Sono sdraiata per terra, su una pozza di sangue con in testa una pallottola. Avrei dovuto capire tutto questo tanto tempo fa. Mia figlia è accanto a me. Mi guarda, piange, mi chiama: "mamma rispondi". Non potrò mai più risponderle. L'uomo che le ho insegnato essere suo padre mi ha tolto la vita. Sento un altro sparo. Ecco ora anche lui è morto. Lei ora è del tutto sola.