racconti » Racconti brevi » Ti voglio bene ma non ti illudere
Ti voglio bene ma non ti illudere
Ultimo giorno del 2011 e nella casa arancione del paesino di provincia, dove vive con i suoi, Matteo si sta preparando per la serata. È nella sua stanza il diciassettenne Matteo, nella sua stanza che "sa di maschio" ovvero ha un forte odore acre di sudore e forse anche di sperma. Ha fatto fuori i peli delle ascelle, si è docciato, deodorato. Si è infilato: boxer, jeans, maglietta di "Superman". Tutto ciò, o quasi tutto, davanti, ai poster dei suoi idoli calcistici: Chicharito e Cristiano Ronaldo. E davanti agli "innocenti occhi" dei teneri peluche che gli ha regalato la sua ragazza, Nella.
Ragazza che ora lo chiama: " Ciao patato! Tutto apposto? Sei pronto? Guarda che passo a prenderti davvero tra pochissimo!"
La Ross... ovvero il Fra... cioè la Roxy nessuno in paese sa bene cosa minchia faccia nella vita, sempre che qualcosa faccia... certo è che era diventata discretamente celebre grazie a un video su Youtube in cui appariva con una parrucca bionda in testa.
E l'ultima notte dell'anno la Roxy ce la ritroviamo senza parrucca, con i pochi capelli di cui è tristemente dotata sotto, però, uno strambo cappello, e di viola vestita, nella piazzetta adiacente alla bettola del Tiziano, che ride e scherza con le amiche di una vita.
Di preciso sta in disparte in un angolo con la Elena che lei frequenta dai tempi delle scuole medie.
Un emozionato Matteo la nota e, con il suo fare da dritto, da vero maschio che non deve chiedere mai, la sua giacca fashion, il berrettino in testa, e i sui spaventosi novantatré chili novantatré, si avvicina a loro, a lei, e esordisce con: " Tu devi essere Rossella?!"
Certo il rischio di sembrarle uno sfigato- imbranato di seria A l'ha corso, ma del resto lui si era "innamorato" di lei dopo aver visto il famoso video su Yuotube, doveva osare! Ma lei come le grandi dive, nonché una troia, non si volta nemmeno per degnarlo di uno sguardo.
Più tardi all'interno del locale del buon Tiziano un non altissimo, anzi diciamolo pure, basso e magrissimo Francy/Roxy non fa altro che starnazzare in giro come un'oca impazzita, e proprio a un passo da dove è seduto Matteo, Matteo che ne approfitta per dirgli: "Ma vieni un po' qui!"
Il "mignottone" non se lo fa ripetere due volte e sculettando, anzi ancheggiando, come ama dire sempre lui, si fa ancora più vicino a Matteo e in un similfalsetto cinguetta: " Sulle ginocchia di chi mi posso sedere?!"
E così il gigantesco ragazzino, lì davanti a tutti, lo ospita sulle sue forti gambone chiedendogli: "Ma sei davvero gay?"
"Ma non lo vedi? E glielo chiedi anche?!" Si intromette Marco, amico di Matteo, e "promesso fidanzato" di Sabina, migliore amica della tipa di Matteo, e sveltina saltuaria di quest'ultimo.
"Pensavo facesse finta!" Gli risponde Matteo distrattamente.
Del resto non è che Matteo avesse avuto mai veramentea che fare con dei "veri froci" ecco perché spiegata, forse, questa sua curiosità verso il Francy/Roxy.
Così allora prende a studiarlo, a toccarlo, a pizzicargli i piccoli capezzoli attraverso la maglia viola, a scendere giù con le mani quasi al basso ventre, per vedere che reazioni ha, ma strano, non ne ha...
Reagisce invece Nella bionda, bellissima e noiosissima ragazza di Matteo, che con tono da bimba scema, forse per mascherare il superattacco di gelosia in corso fa: " Dai, dai! Che vi scatto una foto! Devo troppo farvi una foto!" E così scatta la foto, anzi due foto. Ma quella in cui Matteo strizza i capezzoli al Francy/Roxy non finirà mai su FB.
Sabina questa ultima sera dell'anno invece sembra tutta concentrata su Marco; tenta di conquistarlo. Dettaglio che anche se adesso non sa bene, quando e come, Matteo sa che potrebbe venirgli utile. Ma ora non ci pensa, ora ha un nuovo "giochino" con cui "sballarsi"...
Poi si va tutti giù di sotto a giocare alle freccette. La Sabina non gioca. Originariamente le squadre dovevano essere: Roxy e Marco contro Elena e Matteo. Ma, Elena cambia idea, e propone di andare lei in "squadra" con Marco, facendo finire in coppia Matteo e la Roxy, forse, certo, per creare un po' di "pepe".
La Roxy si lagna del fatto che non sa giocare, allora, forse, per farle forza Matteo la stringe a sé e già che c'è le tocca il culo.
Marco che ce l'ha contro le continue botte di culo della Roxy strilla: " E meno male che non sapeva giocare!"
Anche se poi alla fine vincono lui e la Elena.
Finita la partita Matteo si diverte a fare alzare in piedi il Francy e a fargli prendere di mano la sua bottiglia di birra, che non gli dà subito però, prima si fa dare un bacino sulla guancia. Tanto il Francy/Roxy è ubriaco marcio!
E mentre il Francy/Roxy chiede in continuazione al suo ragazzo di fargli le coccole, Nella guarda da lontano, fa finta di divertersi, e cerca di divincolarsi dalle insistenti avance di un ragazzo svizzero, ironia della sorte dello stesso paese dove vive il ragazzo della Roxy.
Il bar è strapieno e tutti non fanno che fissare il diciassette avvinghiato al ventiduenne gay. E allora Matteo gli dice questo: " Fancy io ti voglio bene ma non ti illudere!"
E il Francy come se niente fosse: " Tanto domani non mi ricorderò niente!.. sei morbido sai?!" stringendolo più forte a sé.
E Matteo senza sapere bene di che cazzo di morbidezza stesse parlando: "Anche tu!"
Matteo ora è seduto su un divanetto e sdraiato su di lui c'è sto Francy che lui non considera gay ma trasgressivo. E lui F/R mentre Matto lo accarezza, inaspettatamente si mette a piangere, a piagnucolare:
"Perchè il mio cazzo di ragazzo elvetico non è qui?"
"Su dai non piangere!" Butta lì Matteo.
"Ma io lo amo, lo amo davvero!"
"Francy smettila di piangere! Tu sei una persona speciale..."
"E perché sono speciale?"
"Perché sei un bravo ragazzo!"
"E perché lui non se ne accorge?"
"Perché è uno stronzo!"
F/R perde completamente il controllo, Ferma la sua amica lesbica Paola e le chiede: " Paola tu pensi che io sia una persona orribile?"
Ma Paola non fa tempo a rispondere perché distratta e preoccupata dalla sua ragazza ubriaca, si incazza e sale di sopra.
F/R la segue. Tutti si spostano di sopra.
F/R si siede sulla panchina vicino alla porta, di fianco a Marco che tenta, come anche la Nella, di consolarlo, visto che continua a piangere, con cazzate tipo: "Ma allora? Fregatene!!! Trovatene un altro. Già solo dove lavoro io è pieno di gay, poi tu non sei un mostro, quindi ne trovi."
La Sabina invece gli ride in faccia perché pensava si trattasse di un'altra scheccata della "Roxy/diva".
Mattia e Nella riaccompagnano a casa l'afflitto.
"Te la senti di andare a casa? Ce la fai? Sennò ti portiamo ancora in giro se vuoi?!" Gli chiede sinceramente Matteo.
"Nono! Ce la faccio." risponde lui ubriaco fradicio.
Arrivano davanti la casa di Roxy. Matteo lo accompagna davanti al cancello, e rimane finché non lo vede entrare in casa. E poi se ne va, se vanno. E Mattia mormora tra sé e sé: "Ti voglio bene ma...".
1234
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
1 recensioni:
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0