Si svegliò di soprassalto nel cuore della notte,
avvolto da un turbamento, inspiegabile e misterioso.
Accese la lampadina appoggiata sopra il comodino,
e si diresse come un'automa verso l'uscita della camera
e, senza levarsi il pigiama, s'infilò il pantalone di jeans
e il maglione che era appoggiato su una sedia a dondolo.
Poi, aprì un cassetto, dove era custodita una torcia;
la accese e, seguendo il fascio di luce scese le scale
di pietra, che conducevano giù nello scantinato; dove vi erano
stati accatastati oggetti d'ogni tipo, appartenenti ai parenti scomparsi
della sua famiglia.
Nello scantinato si percepivano presenze invisibili; emanati
dagli oggetti stessi, invecchiati dall'usura del tempo.
Tra essi l'occhio gli cadde su un quadernetto, dove vi erano annotati alcuni appunti.
Con interesse incominciò a leggerli:
"Come catturare i pensieri rendendo visibile l'invisibile".
"Come fotografare l'anima e renderla riconoscibile all'occhio umano".
Io fotografo dilettante, ho in progetto una macchina rivoluzionaria
in grado di immortalare tutto ciò che la mente umana elabora.
Per far sì, che tutto l'invisibile che ci circonda, sia visibile, e non sia più un mistero.
Se riuscirò a far ciò. Non esisteranno più segreti occultati nell'animo umano,
e il mondo nuovo che rinascerà, sarà come il poeta: "un uomo nudo".
Il male sarà sconfitto, e il bene, finalmente avrà il sopravvento
nel trionfo dell'amore ritrovato... così parlò il profeta...