Tanti, ma tanti anni fa'... nella Citta' dell Amore... era scesa la sera,
e mentre Rometto..., micione vagabondo, fissava la luna intirizzito dal freddo mentre cercava tepore accanto a quel comignolo... a malincuore si accorse che il comignolo aveva smesso di tirare e più passava il tempo e più sentiva il gelo che si stava insinuando oltre la pelliccia, ma.. voleva restare ancora un pochino su di quel tetto.. ad ammirare la luna... e guardarla riflessa in un abbaino li vicino era un gioco che a lui piaceva tanto, si spostava con la testa per creare dei mosaici di luce...
Duchetta, invece una micetta fortunata, ospite di una casetta riscaldata dal camino, ogni notte si sedeva comoda, sul suo cuscino a fiorellini rosa, davanti all abbaino e lo guardava sognante... era innamorata di quel bellissimo micio fulvo.. dal portamento da guappo di quartiere, dagli occhioni scuri ed una meravigliosa coda da fare invidia persino ad una volpe... ma era anche curioso il fatto che passasse tutta la notte con i baffetti all'insu' invece che scorazzare per i tetti della citta'..
Aveva timore di attirare la sua attenzione, quindi stava attenta a non farsi scorgere, Duchetta era molto timida a causa di un piccolo difetto di pronuncia, dalla nascita, la zeppola, ... e poi chissa' quante micette aveva intorno Rometto su' per i tetti... quindi non le restava che adorarlo ed amarlo da lontano...
Improvvisamente qualcuno accese una candela nella stanzetta di Duchetta e questa luce diffusa attiro' l'attenzione di Rometto, che non riusciva più a vedere la luna riflessa sui vetri... ma vide una stella solitaria bellissima, da quanto tempo lei era li' ad osservarlo..?
Lei gli sbatte' le lunghe ciglia per ricambiare quello sguardo intenso... allora lui, facendosi coraggio, si avvicino' all abbaino.. e le chiese :
come ti chiami principetta...
mi chiamo Duchetta... e tu?
.. io Rometto...
Eh si... a volte i luoghi non contano... ma il chi ed il quando...
zeppolando zeppolando... vissero felici sui tetti miagolando amore alla luna ed alle stelle mentre ringraziavano il cielo.. e la luce di quella candela.