Nell'oscurità in cui ero avvolto cercavo di prendere sonno, ma senza successo, perchè c'era di continuo quel fastidioso rumore scricchiolante che mi dava ansia e timore.
Mentre toccavo la seta e il cotone di cui era fatta la mia coperta, iniziai a sentire un po' di fastidio alle unghie che toccavano il tessuto della coperta come se non fosse più la stessa, come se stesse cambiando la tessitura da seta e cotone a lana sporca e umidiccia. D'un tratto mi accorsi che il cuscino non c'era più e che la mia guancia stava toccando il pavimento freddo e polveroso. E fu la polvere a svegliarmi.
Mi alzai in preda a emozione, non ero più sul comodo materasso del mio letto e la coperta era soltanto uno straccio mezzo strappato.
Con i piedi scalzi e vestito solo con il mio pigiama iniziai a vagare in quei corridoi sinistri che non erano la mia casa ma una sorta di..."labirinto".
Tra quelle mura lugubri e gotiche non sentivo neanche un piccolissimo rumore, neanche uno spiffero d'aria, infatti solo il battere per terra dei miei piedi. Ad un certo punto mi accorsi di dei forti tonfi che sembravano provenire da dietro e mi venne l'idea che fosse una persona, ma prima di chiedere chi fosse dovetti farmi forza e levarmi dal cuore quel dolore causato dalla paura che mi impediva di parlare, quando poi ci riuscii, gridai << chi va la?!...>>, pensando che fosse una persona invece dall'ombra di una parete apparve una specie di creatura abnorme e sovrannaturale con alcuni caratteri umani e taurini con della carne insanguinata fra i denti.
Ero in preda a una paura così grande da accasciarmi a terra, quando poi iniziò a ringhiare per poi muoversi rapidamente e colpirmi con la sua zampa insanguinata...
Era tutto buio, poi un bagliore accecante però questa volta tutto svanì per davvero.
Edward Crousoe.