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La macchina spargiodori

Questa storia ha:
1) un protagonista, l'aggiustatore
2) un'ambientazione, Palermo
3) un'idea motrice, l'auto spargiodori
4) uno sviluppo e un epilogo.
Iniziamo.
L'aggiustatore non proprio "aggiustava" ma piuttosto, scadute le canoniche ventiquattr'ore per il rilascio dei riscattati, in vero smontava i motorini rubati che da tutta la città confluivano a Porta di Castro.
Volle la mano normalmente avara di Dio che scintille di genio albergassero nel Nostro il quale, col sovrappiù, aggiungi oggi e sostituisci domani, confezionò un marchingegno che nelle sue idee doveva sostituire i rumori dei clacson cittadini con profumati olezzi dei più disparati: oltre al "lime dei Caraibi", fragranze di pizza, olio motore, caponata, finestra, spaghetti. L'automobilista clacsonato avvertito dall'effluvio non avrebbe dovuto far altro che: dissolversi (se imbottigliato in un ingorgo); darsi una mossa se imbranato; correre ad un corso specialistico se a guidare non era proprio cosa.
Il Consiglio comunale, a sua volta consigliato, fece "Ooh!" e passò il tempo di un'ordinanza del pregevole sindaco, d'una serie di articoli su Repubblica e Sicilia, di tre quattro inascoltate petizioni, perché l'aggeggio fosse pronto.
Per amore del brodo, per primi i consiglieri consigliati, gli assessori asessuati e il sindaco sindacabile vollero installare la maraviglia sulle loro autoblu. Sfortu-nata- mente.
Tanto entusiasmo mal si conciliò infatti con un'acconcia sperimentazione del prodotto; ci si accorse che il marchingegno tendeva ad adeguare gli odori rilasciati all'identità del guidatore: per dire, il falegname effondeva olezzo di colla e segatura, il farmacista d'aspirina, il pescivendolo di pesce, l'ingegnere di ingegno, la prostituta di...
Fu per questo che da allora i palermitani riconobbero i ladri dall'odore.

 

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 12/03/2015 14:14
    L'ho letta più volte, sempre con maggiore interesse e mi sono immaginato le macchine dei politici e dei parlamentari... Sarebbero riconosciuti subito dalla puzza di... gabinetto in cui smantellano lo Stato. Che divertimento signor Sergio! Bravo assai.

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