Lo so che non è facile per me confessarmi dissi al prete del paese, nacqui nel 49 in un piccolo centro della Sicilia, timido, sensibile, estroverso sotto alcuni punti di vista permaloso, affascinato sin da piccolo dai ragazzi del mio stesso sesso; una ossessione che mi accorsi da ragazzino, quando sulla spiaggia si giocava con gli altri ragazzini e facevamo le lotte, io che ero deboluccio, mi ritrovavo sempre sotto quei ragazzi più muscolosi di me, mi sentivo inerme e quel contatto fisico, mi creava un'eccitazione che non conoscevo, ancora non capivo e sentivo ancora più forte, dentro di me, quel fremito, quando mi trovavo girato con il viso verso la sabbia ed il mio avversario su di me che mi stringeva forte ed io innocente, sentivo premere su di me il suo gonfiore appoggiato sulla mia parte posteriore, si certo volevo liberarmi, ma poi pensavo che se lo avessi fatto, si sarebbe spezzato quell'incantesimo che si stava forgiando dentro di me.
Credo che quello fu l'inizio della mia vita sessuale, gli psicologi fanno sempre riferimento ad episodi che nascono nell'infanzia e che ne caratterizzano la vita sessuale.
Parlavo con il prete e dissi, "padre, oggi mi fermo a questo prologo, ma vi prometto che le confessioni che seguiranno saranno di difficile esternazione, perché oggi parlare di sesso: è tabù".