Finalmente ci siamo, sono arrivato in griglia di partenza, questa volta al completo, e non per la rinuncia di altri!
In fondo allo schieramento, certo, il primo anno è così, poi già per il prossimo devo cambiare team. Questa macchina è bella ed ha dei colori stupendi, i più eleganti della "Formula uno" un intenso blu elettrico che sfuma fino al bianco; ma è lenta ed anche poco affidabile, via!
Tra due giorni è il mio compleanno, e lo festeggio con la prima qualificazione vera! A casa, poi, lo festeggerò in un giugno vero, non come qui, che sembra Milano in autunno.
Ora pensiamo alla gara, devo cercare di rimanerci più dei sette giri dell'unica gara che ho fatto, certo è difficile, cercherò di risparmiare questa macchina bella e lenta, mi metterò alle calcagna del penultimo e cercherò di rimanerci attaccato, senza forzare, poi magari dopo l'ottavo giro vedo come va, ma lì ci devo arrivare, per Dio!
Tagliare il traguardo alla fine sarebbe un sogno, non ci voglio pensare, potrei essere doppiato più volte, ma magari chissà, ci riesco.
La smetteranno di considerarmi il figlio cui il papà ha comprato un posto in "Formula uno", li farò ricredere tutti, tornerò a casa da protagonista se porto la macchina alla fine.
Ecco, ci siamo incolonnati, vedo solo quello davanti, mi sposto a destra per vedere meglio, poi cominceranno tutti a zigzagare cercando i sorpassi, io me ne starò tranquillo, alla prima curva chiudo la fila, di sicuro.
Sto sulla mia corsia e vado diritto!
Semaforo rosso, ecco, ma quanto ci mette lo starter?
Via!!!
Prima, seconda, terza, che confusione. Io sto sulla mia destra, niente fronzoli!
Quarta, quinta...
Cazzz!! Nooo!!!