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Lo Spettacolo
Ero sul terrazzo del mio palazzo, un condomino di sei piani, in lontananza scorsi una persona sporta forse pronta per buttarsi di sotto.
Avvicinandomi vidi che era una ragazza e con voce dolce ma alta per farmi sentire dissi "Ciao cara" aspettando che girasse i suoi occhi che guardavano la vita lontana sei piani, la strada che ospitava tra le sue strisce le auto di passaggio per quella via, i larghi marciapiedi usati dai bambini come campi da calcio o piste per le biciclette e dagli adulti come parcheggi per gli scooter. I suoi occhi fissavano quell'asfalto duro che sarebbe stato il suo omicida.
Per attirare la sua attenzione gridai un freddo "Scusa" e lei si girò verso di me e mi rispose "Che cosa vuoi da me?" aggressivamente come se fossi uno dei tanti che cerca qualche favore.
Avvicinandomi con passo molto lento iniziai a parlare quasi spaventato dal suo possibile gesto "Senti, io da te non voglio niente, non m'è mai capitato di vedere una persona sporta così tanto e mi dispiacerebbe se tu cadessi anche per sbaglio perché penso che non ci sarebbero molte possibilità di salvezza; ma perché sei arrivata a voler tentare questo gesto, a guardare di fronte alla tua morte? Cosa t'è successo, cosa t'hanno fatto?"
Dopo un piccolo sogghigno mi rispose "Non mi conosci nemmeno eppure ti dispiace per me, sei il solito bugiardo, come tutta l'umanità che si scorgerebbe dal monte più alto del mondo e non mi dire che siamo umani e siamo tutti fratelli perché lo sai che non è vero e saresti ancor più bugiardo perché l'uomo è fatto per amare il proprio fratello e poi ucciderlo per i propri interessi, se non mi buttassi la darei vinta a te, tu diventeresti l'eroe ed io la pazza depressa da tenere sotto controllo."
"Cara, io non sono d'accordo, sicuramente avrai trovato tanti finti uomini che cercano di difendere la loro persona disprezzando gli altri oppure uomini che senza difese continuano a lamentarsi di questo mondo trovando solo aspetti negativi della loro vita senza alzare gli occhi al sole che è magnifico e che riscalda e fa sudare le nostre fronti. Gli uomini di cui parli tu io le considero bestie, come animali che nascono e vivono per portare avanti la specie, ognuno di noi ha scopi diversi nella propria vita, non solo quello di fare figli ed educarli a fare altri figli, molte persone non trovano lo scopo della loro vita e diventano persone comuni: le bestie."
"Stai insultando la gente comune, vuoi dire che io, che mi trovo su questo parapetto, sono una bestia perché non ho trovato il mio scopo, perché non sto inseguendo i miei sogni. Tu non mi stai aiutando, cerchi di infatuarmi con le tue chiacchiere per convincermi ad inseguire lo scopo della mia vita e quindi per scendere da questo muretto e per prenderti il merito della mia salvezza e dopo trattarmi come una pazza isterica alla ricerca di qualcosa di impossibile. Tu non vuoi aiutarmi proprio per niente, tu sei solo un bugiardo, non sei interessato a ciò che mi è successo."
"Cara, io non sono bugiardo, starei male se ad un tratto ti buttassi da quel muretto perché sei umana come me quindi potrei considerarti come mia sorella ed io a mia sorella cerco di aiutarla in tutte le maniere quando ha bisogno di me e viceversa, i fratelli son fatti per aiutarsi l'un l'altro senza aspettarsi nulla in cambio e credimi perché io ho sia un fratello che una sorella. Puoi dirmi per piacere perché sei lì? Sono interessato alla tua storia e con me puoi tranquillamente sfogarti perché se vuoi dirmi i tuoi segreti stai certa che con me rimangono tali."
Ad un tratto fece un movimento che mi fece spaventare da farmi scattare verso di lei ma appena cominciai a muovermi subito mi gridò "Non t'avvicinare di più di così altrimenti mi vedi direttamente di sotto!!" e mi fermai all'istante, mi avvicinai di circa quattro passi ma poi restai lontano da lei sei o sette metri.
In quel movimento piegò le gambe ma dopo essersi accertata che mi ero fermato continuò a piegare le ginocchia fino a sedersi sul muretto, poggiò i gomiti sulle gambe e tra i palmi delle mani fece aderire il suo volto zuppo di lacrime.
"Sono qui sopra per colpa dell'amore" mi disse singhiozzando "ho smesso di cercarlo perché ognuno ha un concetto, nella propria testa, diverso da quello degli altri. Quando una persona pronuncia la parola 'Ti amo' per un'altra persona la sta rivolgendo a se stesso e stanne certo che fanno tutti così," poi rabbiosamente cominciò a gridare "IO HO DETTO TI AMO AD UNA PERSONA DIVERSA DA ME STESSA!!!"
Dopo quello sfogo non riusciva più a parlare dal pianto forte così pensai di avvicinarmi ma non mi mossi perché avevo paura che mi vedesse anche se non poteva a causa del braccio bagnato che copriva gli occhi.
Decisi che mi sarei avvicinato il più possibile ma pensai di avvertirla perché se si fosse girata all'improvviso e m'avrebbe visto lì accanto a lei si sarebbe potuta spaventare e quindi gettare giù "Mi sto avvicinando così ti do un fazzoletto, posso vero?"
"Non ho vissuto per lui" mi rispose e continuò a parlare "gli ho dato tutta la mia vita, tutto il mio essere era nelle sue mani e questa è l'unica cosa che ho sbagliato a fare nei suoi confronti e adesso non ho più niente" e scoppiò nuovamente a piangere, poi una volta calmata proseguì a raccontare la sua storia mentre io mi sedetti per terra guardandola dal basso.
"Ha fatto la parte, io invece ero vera, lui solo un attore in questo maledetto palcoscenico ed io sono stata stupida a confondere la maschera del vero amore dal volto" io ero ad ascoltare senza muovermi con la testa poggiata sulle braccia incrociate che tenevano chiuse le gambe.
Ricominciò rabbiosamente "IO NON CREDO PIU' NELL'AMORE" e continuò a piangere "Io non credo a più niente e non cercare di convincermi a credere in qualcosa di nuovo perché sono convinta delle mie azioni."
"La vita va avanti" le risposi e prima di farmi continuare si disse bisbigliando fra sé "Ecco che comincia con le solite frasi fatte, è uguale a tutti gli altri" "Ma guardati" risposi "hai l'occasione di ricominciare tutto daccapo, questo muretto non deve essere la fine ma l'inizio della tua vita, la tua nuova vita, proprio adesso vuoi farla finita? Adesso che sei riuscita a toglierti davanti una carogna che vive di maschere. Sei qui, libera da tutto, non puoi tornare indietro ma solo andare avanti per una nuova strada, quella vecchia vita è morta, s'è buttata già da questo terrazzo tu sei una nuova persona adesso devi cominciare a partecipare allo spettacolo, la parte di spettatore lasciala agli altri, sta cominciando il secondo atto della tua vita, per favore non rimanere dietro le quinte."
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1 recensioni:
- Stanislao, Il racconto finisce cosi, non so perché ci sono 3 pagine, ma il racconto finisce alla pagina 2
- Manca la parte finale del racconto...
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