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DESTINO
Un giorno, ero un ragazzino delle superiori, vidi un ragazzo della mia
classe che stava tornando a casa da scuola. Il suo nome era Marco e
sembrava stesse portando tutti i suoi libri.
Dissi tra me e me: "perché mai uno dovrebbe portarsi a casa tutti i libri di
venerdì? deve essere un ragazzo strano."
Io avevo il mio week end pianificato (feste e una partita di football con i
miei amici), così ho scrollato le spalle e mi sono incamminato.
Mentre stavo camminando vidi un gruppo di ragazzini che correvano
incontro a marco. Gli corsero addosso facendo cadere tutti i suoi libri e lo
spinsero facendolo cadere nel fango. I suoi occhiali volarono via, e li vidi
cadere nell'erba un paio di metri più in là lui guardo' in su' e vidi una
terribile tristezza nei suoi occhi.
Mi rapì il cuore! Così mi incamminai verso di lui mentre lui stava cercando
i suoi occhiali e vidi una lacrima nei suoi occhi. Raccolsi gli occhiali e
glieli diedi dicendogli: quei ragazzi sono proprio dei teppisti, dovrebbero
imparare a vivere. marco mi guardò e disse: grazie! C'era un grosso Sorriso
sul suo viso, era uno di quei sorrisi che mostrano vera gratitudine.
Lo aiutai a raccogliere i libri e gli chiesi dove viveva. Scoprii che viveva
vicino a me così gli chiesi come mai non lo avessi mai visto prima, lui mi
spiegò che prima andava in una scuola privata. Prima di allora non sarei
mai andato in giro con un ragazzo che frequentava le scuole private.
Parlammo per tutta la strada e io lo aiutai a portare alcuni libri. Mi sembrò
un ragazzo molto carino ed educato così gli chiesi se gli andava di giocare
a calcio con i miei amici e lui disse di si. Andammo in giro tutto il week
end e più lo conoscevo più marco mi piaceva così come piaceva ai miei
amici. Arrivò il lunedì mattina ed ecco marco con tutta la pila dei libri ancora.
Lo fermai e gli dissi: ragazzo finirà che ti costruirai dei muscoli
incredibili con questa pila di libri ogni giorno! Egli rise e mi passo la
metà dei libri.
Nei successivi quattro anni io e marco diventammo amici per la pelle. Una
volta adolescenti cominciammo a pensare all'universita, marco decise per
medicina e io per economia. Sapevo che saremmo sempre stati amici e
che la distanza non sarebbe stata un problema per noi. marco sarebbe
diventato un dottore mentre io mi sarei occupato di scuole di economia. marco
era il primo della nostra classe e io l'ho sempre preso in giro per essere
un secchione.
marco doveva preparare un discorso per il diploma. Io fui molto felice di non
essere al suo posto sul podio a parlare. Il giorno dei diplomi vidi marco,
aveva un'ottimo aspetto. Lui era uno di quei ragazzi che aveva veramente
trovato se stesso durante la scuola. Si era un po' riempito
nell'aspetto e stava molto bene con gli occhiali.
Aveva qualcosa in più e tutte le ragazze lo amavano. Ragazzi, qualche
volta ero un po' geloso! Oggi era uno di quei giorni, vidi che era un po'
nervoso per il discorso che doveva fare, così gli diedi una pacca sulla
spalla e gli dissi: "hei, ragazzo te la caverai alla grande!" Mi guardò con
uno di quegli sguardi (quelli pieni di gratitudine) e sorrise mentre mi
disse: "grazie" Iniziò il suo discorso schiarendosi la voce: "nel giorno del
diploma si usa ringraziare coloro che ci hanno aiutato a farcela in questi
anni duri. I genitori, gli insegnanti, gli allenatori ma più di tutti i tuoi amici.
Sono qui per dire a tutti voi che essere amico di qualcuno è il più bel
regalo che voi potete fare. Voglio raccontarvi una storia".
Guardai il mio amico marco incredulo non appena cominciò a raccontare
il giorno del nostro incontro. Lui aveva pianificato di suicidarsi durante il
week end. Egli raccontò di come aveva pulito il suo armadietto a scuola,
così che la madre non avesse dovuto farlo dopo, e di come si stava
portando a casa tutte le sue cose. marco mi guardò intensamente e fece
un piccolo sorriso. "ringraziando il cielo fui salvato, il mio amico mi salvò
dal fare quel terribile gesto". Udii un brusio tra la gente a queste rivelazioni.
Il ragazzo più popolare ci aveva appena raccontato il suo momento più
debole. Vidi sua madre e suo padre che mi guardavano e mi sorridevano,
lo stesso sorriso pieno di gratitudine. Non avevo mai realizzato la profondità
di quel sorriso fino a quel momento.
Non sottovalutate mai il potere delle vostre azioni. Con un piccolo gesto
potete cambiare la vita di una persona, in meglio o in peggio.
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- avere il tempo e forse le cose si capirebbero meglio, basta poco.