Io non vivo oggi. Vivo il domani. Devo fare qualcosa? Domani inizio. Ho cominciato a ingrassare ultimamente, domani farò esercizio, domani andrò a correre. Si lo so che l'ho detto anche stavolta, ma domani è sicuro, inizio. Con la scuola uguale, penso sia sei anni che dico: domani!
Ma ogni giorno sono sicuro, domani è il giorno in cui ce la farò, il giorno in cui sprizzerò voglia di applicarmi, il giorno in cui mi concentrerò sui libri, il giorno in cui ripartire, riiniziare tutto. Domani però, oggi sono troppo stanco, ho già fatto troppe cose, e poi ho mangiato troppo, quindi dopo pranzo mi è venuta quella classica stanchezza.
Oppure provo a mettermi all'opera, ma prima come si può non fumare una sigaretta per dare inizio a tutto? Allora mi fumo una sigaretta fuori, sotto il sole, ma così l'effetto è uguale a quel del dopo pranzo, e la pigrizia, la stanchezza mi soprassalgono e mi convincono che domani sarà perfetto per iniziare.
Questa è sempre stata una delle mie più grandi scuse per continuare a non fare niente, posso avere anche un esame, un compito domani, ma io oggi non ho voglia di studiare, domani andrà male, ma per il prossimo test sarò preparato e credo, no anzi, ne sono sicuro, andrà per il meglio.
V. G.